T2 - Dualismo (Il libro dei versi)

La Scapigliatura ¥ T2 ¥ Dualismo Arrigo Boito, Il libro dei versi Pubblicata per la prima volta nel 1864 sul Figaro , questa poesia apre Il libro dei versi e rappresenta un documento programmatico, quasi di manifesto della poetica dell autore. Tra peccato e virtù METRO Strofe di 7 settenari, di cui il settimo tronco, e rime secondo lo schema abcbdde. Il verso finale di una strofa rima con il verso finale della successiva. 5 10 15 20 Son luce ed ombra; angelica farfalla o verme immondo, sono un caduto chèrubo dannato a errar sul mondo, o un demone che sale, affaticando l ale, verso un lontano ciel. Ecco perché nell intime cogitazioni io sento la bestemmia dell angelo che irride al suo tormento, o l umile orazione dell esule dimòne che riede a Dio, fedel. Ecco perché m affascina l ebbrezza di due canti, ecco perché mi lacera l angoscia di due pianti, ecco perché il sorriso che mi contorce il viso o che m allarga il cuor. 1-2 angelica immondo: citazione dan- tesca (Purgatorio, X, 124-125: «noi siam vermi / nati a formar l angelica farfalla ). 3 chèrubo: cherubino, angelo (ma caduto, come il demonio, secondo un immagine spesso presente in Baudelaire). 9 cogitazioni: pensieri. 10 bestemmia: altro motivo baudelairiano. 11 irride tormento: si fa beffe della sua punizione, cioè l allontanamento dal cielo. 12 orazione: preghiera. 13 dimòne: demone. 14 riede: ritorna. 16 due canti: sono, rispettivamente, il canto scettico, cinico, negativo dell angelo caduto e quello umile e speranzoso del demone che tenta la propria risalita al cielo. 25 30 35 40 Ecco perché la torbida ridda de miei pensieri, or mans eti e rosei, or v olenti e neri; ecco perché, con tetro tedio, avvicendo il metro de carmi animator. O creature fragili dal genio onnipossente! forse noi siam l homunculus d un chimico demente, forse di fango e foco per oz oso gioco un buio Iddio ci fé e ci scagliò sull umida gleba che c incatena, poi dal suo ciel guatandoci rise alla pazza scena, e un dì a distrar la noia della sua lunga gioia ci schiaccerà col pie . 18 due pianti: quello di disperazione dell angelo caduto e quello di pentimento del demone che vorrebbe tornare in paradiso. 19 perché il: il perché del. 20 contorce il viso: come in uno spasmo di scherno e di dolore al tempo stesso. 21 allarga il cuor: per la gioia del ritorno a Dio. 23 ridda: movimento disordinato. 24-25 or mans eti e rosei, or v olenti e neri: si noti l opposizione simmetrica dei due versi. 27 tedio: noia, motivo tipicamente leopardiano (ma richiama anche lo spleen di Baudelaire). 27-28 avvicendo animator: alterno i rit- mi, i toni che danno vita alla poesia. Va notato che, nel gioco di rispondenze e simmetrie su cui è strutturata tutta la poesia, acquista particolare rilievo, nella seconda, terza e quarta strofa, la ripetizione di Ecco perché. 29 creature fragili: gli esseri umani. 30 onnipossente: onnipotente. 31 homunculus: l uomo creato in laboratorio. C è un richiamo al Faust di Goethe, in cui Homunculus è un piccolo essere ottenuto artificialmente in una fiala di cristallo. 32 chimico demente: scienziato pazzo. 35 buio Iddio: divinità malvagia. 37 gleba: terra. 38 guatandoci: guardandoci. 93

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi