Il tesoro della letteratura - volume 3

30 35 40 45 50 55 60 65 70 Questa situazione sembra che venga riproposta e si realizzi anche nella storia di Saba, in una famiglia composta da genitori di diversa provenienza, in qualche modo scissa. E tanto più quando il padre si separerà dalla madre, lasciandole il piccolo Umberto. Ecco che abbiamo tutti gli elementi per formare il primo nucleo di un dramma, ma per scoprire anche il filo psicologico che lega tutto il racconto. C è l ambiente (Trieste, il suo porto, le navi cariche di mercanzie, le strade, il mare, il Carso, luoghi perpetui ai quali ritorna sempre il poeta con amore «filiale ), ci sono i personaggi, c è la motivazione di un dramma, un tema che ritorna, con infinite variazioni, in tutto lo svolgimento dell opera di Saba. Si può dire che è la storia di uno che si sente, o viene considerato «diverso . L essere «diverso è davvero il dramma sub to dall uomo, o violentemente conculcato nell uomo, perseguitato o emarginato quasi a termini di legge. [ ] Per Saba l essere, o il sentirsi, diverso diventa come una malattia psicologica, l inquietudine che genera poi tutte le altre inquietudini, le insoddisfazioni, le malattie, le angosce del suo dramma intimo; raccontato nelle poesie o con aperte confessioni o con metafore, cioè cogliendo altrove o paragonando altre forme e altre situazioni di inquietudine e di malessere alla sua (anche Trieste, abbiamo visto, è a suo modo «diversa e può quindi facilmente trasformarsi in un simbolo: parlare di Trieste è come parlare di sé, o meglio dei propri genitori, o della madre o, infine, della nutrice, della balia amata che lo allevò con amore materno, quasi sostituendosi alla mamma nel cuore e nella memoria del poeta). Se nella «diversità sono le ragioni del malessere, è naturale che la salute venga cercata e indicata col desiderio di mescolarsi alla calda vita di tutti, confondersi nella folla del borgo, nella truppa anonima ma umana del reggimento. Insomma, «essere come tutti gli uomini di tutti i giorni . Questo è l itinerario del romanzo di Saba, dai sintomi della malattia ai progetti di guarigione. Essere come tutti gli uomini, d accordo, ma prima ancora riconoscersi nelle creature e riconoscere le virtù delle creature, esemplari per l uomo: cioè riconoscere alla natura quelle virtù che l hanno da sempre proposta come modello di vita, di esistenza, come insegnano trenta secoli di cultura contadina. Chi sono queste creature? Una capra, un merlo, un pettirosso Sono gli animali e sono le piante e i fiori, ma è anche il mare, il cielo, il borgo, il campo. Oppure sono i giovani, i ragazzi, Glauco, Guido, il garzone con la carriola, il portiere della Triestina, cioè il simbolo della salute e dell innocenza per antonomasia. Certo non per disegnare un quadro idillico della realtà, ma per restituire al dramma dell uomo una pulizia e una consistenza naturali. Ed ecco che il romanzo di Saba si arricchisce di nuovi elementi, di novi personaggi, di nuove storie Dopo la madre e la balia (la divisione del suo cuore, sempre scisso in due), la quiete potrebbe venirgli dalla moglie Lina, una dei protagonisti del suo racconto. E Lina è presentata subito in una celeberrima poesia, paragonata a tutte le creature domestiche e familiari all uomo per utilità o bellezza, per definire così la naturale innocenza. certo una delle più importanti poesie d amore di tutti i tempi: «Tu sei come una giovane,| una bianca pollastra |Tu sei come una gravida |giovenca | Tu sei come la rondine Ma dopo Lina entra in scena Linuccia, la figlia, nuovo eventuale motivo di una nuova divisione. E poi i compagni conosciuti durante il servizio militare e la guerra, come Zaccaria. Il racconto infatti è andato avanti: Umberto è cresciuto, si 913

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi