T7 - Mio padre è stato per me «l’assassino»

Umberto Saba Il canzoniere T7 Mio padre è stato per me «l assassino Questo sonetto è il terzo dei quindici che compongono la sezione intitolata Autobiografia (1924), in cui il poeta rievoca momenti e persone della propria vita. Qui campeggia la figura del padre, che Saba conobbe soltanto all età di ventidue anni. Due anime in conflitto METRO Sonetto. 4 Mio padre è stato per me «l assassino , fino ai vent anni che l ho conosciuto. Allora ho visto ch egli era un bambino, e che il dono ch io ho da lui l ho avuto. 8 Aveva in volto il mio sguardo azzurrino, un sorriso, in miseria, dolce e astuto. Andò sempre pel mondo pellegrino; più d una donna l ha amato e pasciuto. 11 Egli era gaio e leggero; mia madre tutti sentiva della vita i pesi. Di mano ei gli sfuggì come un pallone. 14 «Non somigliare ammoniva a tuo padre . Ed io più tardi in me stesso lo intesi: Eran due razze in antica tenzone. 1-2 Mio padre conosciuto: ho conside- rato mio padre uno scellerato, un poco di buono (assassino è l epiteto con il quale la madre di Saba si riferiva al marito), fino all età di vent anni, quando l ho conosciuto. 4 e che il dono avuto: e ho compreso che il dono della leggerezza l ho ereditato da lui. 5 sguardo azzurrino: occhi celesti. 6 un sorriso astuto: un sorriso dolce e furbo, anche nelle situazioni difficili (in miseria). 7 pel: per il. pellegrino: come un viandante. 8 pasciuto: nutrito, mantenuto. 9 gaio e leggero: allegro e spensierato. 10 i pesi: le responsabilità. 11 ei gli: egli le. 13 lo: il pronome ha funzione prolettica, cioè anticipa quanto segue. intesi: compresi, sentii. 14 tenzone: conflitto. Dentro il TESTO L opposizione padre/madre I contenuti tematici La madre di Saba ha trasmesso al figlio il risentimento nutrito nei confronti del marito che l aveva abbandonata quando ancora aspettava il bambino. L astio provato dal giovane Saba verso il padre, tuttavia, si stempera quando, ormai adulto, incontra il genitore. Più che malvagio, il padre gli appare incostante, incapace di assoggettarsi a vincoli familiari o morali. Egli è colpito dalla sua ingenuità (bambino, v. 3) e pensa di aver ereditato da lui l anima infantile che, nella sua visione, coincide con il dono della poesia (il dono ch io ho, v. 4). 903

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi