Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento in sintesi I luoghi in cui è ambientata la poesia cambiano: boschi, montagne e spiagge, in cui si muovono ninfe e fauni. Il paesaggio che fa da sfondo è per lo più quello laziale, soprattutto la città di Roma. Ricca di monumenti antichi, essa è luogo di memoria. Gli antichi edifici rovinati dal passare degli anni, così come il susseguirsi delle ore e delle stagioni, sono segno dell inarrestabile scorrere del tempo. I toni dominanti di questa raccolta sono cupi e malinconici. Il poeta riflette su tematiche legate all inesorabile passare del tempo e alla morte. centrale anche un sentimento religioso, vissuto però con angoscia e inquietudine: Ungaretti si apre alla religione cristiana oscillando tra senso del peccato e ansia di salvezza. ma raccolta essenziale e antiletterario, qui si fa aulico e denso di significati reconditi, un modello per i poeti di quello stesso periodo che si chiameranno ermetici proprio per la ricerca di questa oscurità. Il mutamento dello scenario Invece dei panorami desertici o carsici, presenti nelle raccolte Porto sepolto e Allegria di naufragi, il poeta delinea ora un paesaggio di monti, alberi, boschi e spiagge, animato da ninfe e fauni, lo stesso che avevano cantato i grandi poeti italiani e latini. In primo piano troviamo il panorama laziale (Tivoli e le sue ville, il lago di Albano, il bosco di Marino ecc.), raffigurato per lo più nella stagione estiva. Uno sfondo privilegiato nella raccolta è però costituito dalla città di Roma, con i suoi monumenti usurati dal tempo. Come scrive lo stesso poeta, Roma «era città dove si aveva ancora il sentimento dell eterno [ ]. Quando si è in presenza del Colosseo, enorme tamburo con orbite senz occhi, si ha il sentimento del vuoto . La labilità del tempo Questo «sentimento del vuoto si accresce nell afa distruttiva dell estate, quando il sole abbagliante divora le forme, illumina le rovine create dai secoli e svela «il consumarsi senza fine di tutto (Paesaggio). Anche le immagini della natura esprimono il fluire inesorabile del tempo, il trascorrere delle ore e delle stagioni fino a prefigurare una futura fine del mondo. L angoscia e il «sentimento della catastrofe La poesia ungarettiana presenta qui un panorama dominato da suggestioni lugubri e gravate da un senso di grandiosità in rovina: un gusto barocco che non investe solo la sfera estetica della rappresentazione, ma è espressione della sensibilità dell autore, riflessione sugli aspetti metafisici della vita, percezione dell eterno e del vuoto. Ungaretti parla di un «sentimento della catastrofe : vale a dire di una meditazione sulla morte e sul tempo sentiti come un lento, inevitabile avvicinarsi alla corruzione della carne. Una complessa religiosità Non a caso un motivo centrale nella raccolta è quello religioso, vissuto come contrasto tra peccato e ansia di redenzione. Il poeta manifesta la propria volontà di abbracciare la fede cristiana, pur tra inquietudini, incertezze e dubbi, e la coscienza della miseria umana gli suggerisce un appello all amore divino. { Il dolore T2 Le poesie che confluiscono nel 1947 nella raccolta Il dolore vengono composte tra il 1937 e il 1946, in anni che comprendono tragedie collettive (la Seconda guerra mondiale) ed eventi drammatici nella vita privata del poeta (la morte del fratello e del figlio Antonietto). Ne consegue l idea secondo cui la realtà non è più decifrabile attraverso metafore o mediazioni letterarie, ma va registrata quotidianamente, come nel diario di una sofferenza grave e tuttavia controllata. In 2 delle 6 sezioni del Dolore, Ungaretti esprime la sofferenza per la perdita del figlio. La morte appare brutale e senza pietà. Nelle sezioni riguardanti la guerra, il dolore personale si allarga a dolore universale. Il mondo è in preda a un angoscia straziante. Di fronte a una tragedia collettiva non resta che pregare. 816 Le poesie per il figlio Articolata in 6 brevi sezioni, la raccolta ha il proprio nucleo in quelle intitolate Giorno per giorno e Il tempo è muto, dedicate al figlio Antonietto. Vi regna un atmosfera di mesta rassegnazione, in cui affiora di continuo l immagine della morte, entità spietata e destino implacabile che non si arresta nemmeno di fronte all innocenza. Dal dolore personale a quello universale Soprattutto a contatto con la guerra si veda la sezione Roma occupata (1943-1944) l angoscia privata tende ad allargarsi in una più ampia e corale meditazione religiosa sulla sofferenza e sulla redenzione intese in senso cristiano. Il dolore pare contaminare il mondo, condannandolo a un perenne

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi