Le opere

Giuseppe Ungaretti in sintesi Il poeta trascorre l età matura in viaggio, per tenere lezioni e conferenze. Si susseguono riconoscimenti e onorificenze. La sua fama cresce anche tra i più giovani ed è in parte favorita dalla televisione. A seguito di una broncopolmonite, le condizioni di salute di Ungaretti diventano precarie. Il poeta muore nel giugno del 1970. Una vecchiaia operosa Sempre in viaggio per il mondo, Ungaretti tiene lezioni e conferenze in varie università, da Mosca a diversi paesi del Sudamerica, riceve la laurea honoris causa dall ateneo di San Paolo e da quello di Lima. Insignito di numerose onorificenze, nominato membro di importanti accademie, Ungaretti è conosciuto e ammirato anche dalle giovani generazioni: il poeta si fa fotografare spesso accanto agli studenti che scendono in piazza durante i moti di contestazione del 1968, né trascura di alimentare la propria notorietà mediatica. Nello stesso anno appare in televisione nella lettura di Omero che precede ciascuna delle otto puntate dello sceneggiato Rai tratto dall Odissea. La morte senza onori di Stato Nel 1970, durante un soggiorno a New York, è ricoverato in clinica per una broncopolmonite. Rientrato in Italia, si stabilisce a Salsomaggiore per curarsi, ma la sua forte fibra è ormai stanca. Recatosi a Milano per alcuni controlli medici, muore nella città lombarda nel giugno di quello stesso anno. I funerali si svolgono a Roma: il feretro è accompagnato al cimitero del Verano da migliaia di persone, tra cui molti suoi ex allievi. Le opere { L allegria T3-T10 Sotto questo titolo confluisce nel 1931 la produzione giovanile del poeta, costituita in gran parte dai versi scritti durante la Prima guerra mondiale, editi in precedenza nelle raccolte Il porto sepolto (1916) e Allegria di naufragi (1919). Si tratta di poesie assai innovative, soprattutto sul piano stilistico: Ungaretti supera la metrica tradizionale attraverso l adozione di versi molto brevi, enfatizzando le singole parole, spesso scelte al di fuori del lessico letterario. A quest opera, ancora oggi considerata la più rappresentativa della poetica di Ungaretti, dedichiamo l approfondimento nella seconda parte dell Unità ( p. 826). { Sentimento del tempo T1 Con la raccolta Sentimento del tempo (1919) Ungaretti inaugura una nuova poetica. Recupera gli aspetti formali e strutturali rifiutati nell opera prececedente. Ritroviamo i versi della tradizione, proposizioni fluide e articolate, i segni d interpunzione, le figure retoriche, un lessico alto e spesso oscuro. Verso la restaurazione stilistica Pubblicata nel 1933, la raccolta Sentimento del tempo è divisa in 7 sezioni e raccoglie componimenti scritti a partire dal 1919. La sua uscita segna il passaggio alla seconda fase della poetica ungarettiana. Rispetto alla stagione precedente, il poeta recupera la versificazione tradizionale, in particolare, per quanto riguarda il metro, tramite il recupero dell endecasillabo e del settenario. Anche la sintassi diventa fluida e ampia: non è più spezzata in brevi periodi come nell Allegria, ma risulta composta da proposizioni più lunghe e complesse, seppure interrotte dalla presenza di pause ritmiche. Strumenti stilistici prima rifiutati tornano a essere accolti: la punteggiatura, figure retoriche quali l esclamazione, la ripetizione, il chiasmo, le stesse rime, nel contesto di un tono meno scarno e talvolta più oratorio. Anche il lessico, nei versi della pri- Soldati italiani tra le rovine di San Martino del Carso, 1916. 815

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi