Il tesoro della letteratura - volume 3

La poesia italiana del primo Novecento l analisi e il sofisma fecero di quest uomo ciò che le fiamme fanno d un edificio al vento. 50 55 60 Ma come le ruine che già seppero il fuoco esprimono i giaggioli dai bei vividi fiori, quell anima riarsa esprime a poco a poco una fiorita d esili versi consolatori V Così Totò Merùmeni, dopo tristi vicende, quasi è felice. Alterna l indagine e la rima. Chiuso in sé stesso, medita, s accresce, esplora, intende la vita dello Spirito che non intese prima. Perché la voce è poca, e l arte prediletta immensa, perché il Tempo mentre ch io parlo! va, Totò opra in disparte, sorride, e meglio aspetta. E vive. Un giorno è nato. Un giorno morirà. 47 l analisi e il sofisma: la tendenza rifles- siva e raziocinante. Il sofisma è propriamente un ragionamento all apparenza logico, ma in realtà contorto e ingannevole. 49 ruine: rovine (continua la similitudine iniziata al v. 47). seppero: conobbero, sperimentarono. 50 esprimono: generano, fanno nascer e su di sé. giaggioli fiori: i giaggioli sono un tipo di fiori. Il passo sembra una reminiscenza della ginestra leopardiana. Nel successivo sintagma dai bei vividi fiori c è chi ha visto un probabile ricordo carducciano («da bei vermigli fior , Pianto antico, v. 4). 51 riarsa: inaridita. 52 fiorita: fioritura. esili versi consolatori: si tratta di una poesia semplice e modesta (esile), ma capace di consolare. Sembra una sintetica definizione del Crepuscolarismo. 55 s accresce: si coltiva, si perfeziona interiormente. intende: comprende. 56 la vita dello Spirito: il riferimento è alla filosofia neoidealistica di Benedetto Croce, che domina il panorama culturale italiano di inizio Novecento. 57-58 la voce immensa: la frase ricalca il proverbio l arte è lunga, la vita breve , che riprende a sua volta un detto del medico greco Ippocrate (I secolo a.C.). Quello che si vuole dire qui è che mentre la vita del poeta è finita nel tempo, la poesia è immensa e infinita. il Tempo va: altra eco petrarchesca («ora, mentre ch io parlo, il tempo fugge , Canzoniere, 56, v. 3). 59 opra: termine di tradizione colta per opera , lavora . meglio aspetta: attende tempi migliori. Dentro il TESTO Il superamento del dannunzianesimo Il ritratto di un inetto I contenuti tematici La lirica offre il ritratto di un intellettuale raffinato (molta cultura e gusto in opere d inchiostro, v. 18), ma anche superficiale, cinico (scarso cervello, scarsa morale, v. 19) e freddo (gelido, v. 29). Egli è simile a certi personaggi dannunziani (si pensi al protagonista del Piacere, Andrea Sperelli) o allo stesso d Annunzio, nella misura in cui la sua vita incarnava determinate qualità della sua produzione letteraria. Totò Merumeni somiglia, insomma, a un esteta decadente (è il vero figlio del tempo nostro, v. 20) venato di superomismo (al v. 30 c è un esplicito riferimento a Nietzsche, anche se con intento antifrastico*), ma decisamente ridimensionato a un livello più basso e prosaico. Egli, infatti, ha verificato l impossibilità di declinare concretamente, nell esistenza reale, le suggestioni e i miti della Vita e dell Amore (scritti, come avrebbe fatto d Annunzio, con le iniziali maiuscole ai vv. 37 e 38, come a sublimarli attraverso un enfatica personificazione*), senza riuscire a fare della propria vita quell opera d arte che aveva sognato. Proprio per questo ha scelto ora una sorta di esilio volontario dalla società. Da qui prende le mosse la demistificazione che Gozzano fa del dannunzianesimo: l abitazione di Totò è una villa di campagna un tempo elegante, ora in rovina e assedia763

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi