Il tesoro della letteratura - volume 3

in sintesi Moravia continua a scrivere, anche se emarginato dal mondo letterario e politico. In tutte le sue opere i personaggi sono incapaci di agire e si rassegnano alla vita con passività e indifferenza. L attenzione dell autore è rivolta in particolare ai cambiamenti sociali e al rapporto purezzacorruzione. Agostino parla di un giovane che si avvicina alla sessualità osservando la madre e l amante, Il conformista tratta di fascismo dall interno , La noia della società capitalista. La narrativa di Moravia è del tutto realistica. Anche lo stile riflette questa scelta ed è il più concreto e oggettivo possibile, con frasi chiare e semplici e un lessico tratto dalla quotidianità. Molti romanzi di Moravia sono diventati film e questo ha contribuito ad aumentarne la notorietà. La sua fama cresce anche grazie al suo ruolo di intellettuale attivo e impegnato. La sua produzione include numerosi interventi di attualità su periodici e quotidiani e i resoconti dei suoi viaggi in India e in Africa. Dopo Gli indifferenti In forme diverse, i libri successivi replicano, amplificandone i temi, lo schema compositivo di questa prima opera: tutti i personaggi moraviani subiscono la vita, tentano invano di ribellarsi, si rassegnano vinti dall impotenza. Inoltre, il motivo del rapporto tra purezza e corruzione e l osservazione delle trasformazioni sociali tornano nei romanzi migliori dello scrittore: tra gli altri, Agostino (1944), storia di un adolescente che scopre la sessualità spiando il rapporto della madre con il suo amante; Il conformista (1951), con il quale Moravia prova a rappresentare il fascismo «dalla parte del fascismo (Marcello, il protagonista, lavora per i servizi segreti del regime); Il disprezzo (1954), la cui vicenda è incentrata su un irre- Sophia Loren in una scena del film La ciociara (1960), versibile crisi coniugale dall esito tragico; La noia (1960), di Vittorio De Sica, tratto dal focalizzato sull alienazione della società neocapitalista. A romanzo omonimo di Alberto una fase neorealista appartengono invece narrazioni di am- Moravia. biente popolare come i romanzi La romana (1947) e La ciociara (1957) e la raccolta Racconti romani (1954). Tra i titoli degli ultimi anni ricordiamo infine La vita interiore (1978) e L uomo che guarda (1985). La ricerca di uno stile oggettivo Moravia imprime una svolta in senso realista alla letteratura italiana. Egli è in effetti considerato uno degli scrittori più razionali del Novecento italiano: come nella sua narrativa non trova posto alcun elemento fantastico, nella lingua non vi è nessun ornamento, nessuna astrazione. Il lessico è tratto dal linguaggio comune, la frase è asciutta e chiara. L aderenza quasi ossessiva al reale è ben riassunta dal titolo programmatico di una sua raccolta di racconti del 1967: Una cosa è una cosa. Oggetti, colori, abiti, lineamenti fisici, gli stessi individui, tutto va guardato e considerato come una cosa . Eppure e qui sta il significato più profondo dell opera di Moravia questo scrittore così concreto, così brusco e determinato nel nominare con termini essenziali tutto ciò che vede e pensa, riesce a rendere evidente l aspetto ambiguo e illusorio della realtà. Quello di Moravia è infatti un realismo singolare, teso a rappresentare, con un oggettività distaccata e provocatoria, la degenerazione di un umanità incapace di slanci ideali, ma inevitabilmente delusa dal sesso e dal denaro, che ne sono i surrogati. Il ruolo dello scrittore-intellettuale Dalla fine della Seconda guerra mondiale la fama di Moravia cresce ininterrottamente, sia in Italia sia all estero, per poi conoscere un rapido declino dopo la sua morte. I suoi libri escono contemporaneamente in italiano e in inglese, e molti di essi vengono trasposti in film da registi come Vittorio De Sica (La ciociara, 1960), Jean-Luc Godard (Il disprezzo, 1963) e Bernardo Bertolucci (Il conformista, 1970). In tal modo Moravia conquista un crescente prestigio. Gli interventi sui temi di attualità, pubblicati su quotidiani e settimanali, e i saggi di argomento letterario e filosofico raccolti nel volume L uomo come fine (1964) gli permettono inoltre di guadagnare un ruolo di spicco nella società non solo letteraria: il ruolo dell intellettuale che interviene sulle molteplici tematiche della vita culturale, sociale e politica del paese. Oltre ai romanzi, infine, a incrementare la fama di Moravia sono anche i resoconti dei viaggi in India (Un idea dell India, 1962), in Cina (La rivoluzione culturale in Cina, 1968) e soprattutto in Africa (A quale tribù appartieni?, 1972; Lettere dal Sahara, 1981), testimonianza di una vocazione morale e di un insaziabile fame di conoscenza che si traduce nel confronto con società e culture diverse da quella occidentale. 725

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi