Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 5 10 15 20 25 30 35 40 Invece credeva che stesse meglio; senza sospettare che, se non gliene facevano sapere niente, volevano tenerlo lontano da casa più che fosse possibile. Ma una sera ricevette una cartolina dal chirurgo che lo curava; nella quale era scritto che la malattia non dava più da sperare. La fece leggere al capostazione; ed ebbe il permesso di partire subito, con il diretto che era3 per passare. Arrivò alla Casuccia4 la notte: tre miglia da Siena, fuor di Porta Romana; e, trovato l uscio aperto, entrò nella camera del padre senza che prima nessuno lo vedesse. Giacomo era desto e appoggiato a quattro guanciali; mentre due delle assalariate,5 Gegia e Dinda, gli sostenevano le braccia lungo la coperta, attente a mettergliele in un altro modo quando non poteva stare più nella stessa positura.6 Sopra il canterano,7 una lucernina8 di ottone; con tutti e quattro i beccucci accesi. Remigio salì in ginocchio sul letto. Ma Giacomo, che aveva la testa ciondoloni sul petto e gli occhi chiusi, non se ne accorse né meno.9 Allora, gli chiese: «Non mi riconosci? . Dinda disse sottovoce: «Lo lasci stare, padroncino! Soffre troppo e non le può rispondere . «Mi risponderà, spero . «Ha fatto male ad entrare senza avvertire . Ma Remigio non badò a quel rimprovero; e disse, sebbene sapesse che non gli credevano: «Vorrei che mi riconoscesse . Giacomo alzò, a poco a poco, faticosamente, il volto; e guardò il figlio ma non se ne fece caso:10 le sue labbra si erano affloscite11 e screpolate, deformando la bocca; gli occhi non erano più neri; ma, con le sclerotiche gialle e segose,12 le pupille parevano vizze.13 Le mani, che le due donne avevano lasciato, appoggiate dalla parte del dorso e aperte, cercavano di chiudersi senza riuscirci. Remigio, perché non lo brontolasse14 di essergli andato così vicino, gli chiese un altra volta, pur non avendone più voglia, per quell indifferenza che, a rivederlo, gli era tornata: «Non mi riconosci? . Il malato, come se avesse voluto fargli capire che non gliene importava nulla, rispose: «Non ti devo riconoscere? Non sei Remigio? . E ricominciò subito a gridare. Allora, le due donne lo voltarono di fianco, strascinandolo in proda.15 «Quanto soffro! Così non posso stare! Alzate le coperte! . In quel mentre entrò Luigia, la sua seconda moglie: prima, si era fermata ad ascoltare il figliastro; e, senza salutarlo, ficcò le mani sotto le lenzuola per tenerle alzate. 3 era: stava. 4 Casuccia: il podere di famiglia. 5 assalariate: salariate. Salariati erano detti i contadini retribuiti con un salario anziché sulla base del contratto di mezzadria, che prevedeva invece la divisione del raccolto a metà con il proprietario dei terreni. 6 positura: postura, posizione del corpo. 718 7 canterano: cassettone. 8 lucernina: lampada a olio. 9 né meno: nemmeno. 10 non se ne fece caso: sembrò non ma- nifestare una particolare reazione di fronte alla vista del figlio. 11 affloscite: afflosciate. 12 sclerotiche segose: la sclerotica o sclera è la membrana bianca dell occhio; qui ha assunto un colore giallognolo simile a quello del grasso di bue (sego). 13 vizze: avvizzite, spente. 14 brontolasse: rimproverasse (il verbo è utilizzato in forma transitiva). 15 strascinandolo in proda: spostandolo sulla sponda del letto.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi