T1 - La morte del padre (Il podere)

La narrativa italiana del primo Novecento in sintesi Le storie narrate da Tozzi sono ambientate in un mondo contadino sconvolto dal prevalere degli interessi economici e delle passioni nascoste. I personaggi sono degli inetti: Tozzi ne mette in risalto l inadeguatezza e l insoddisfazione. Remigio Selmi, il protagonista del romanzo Il podere, ne è un esempio. chiamato a occuparsi del podere di famiglia dopo la morte del padre, ma si dimostra incapace di prendere decisioni risolutive e del tutto inadatto a questo ruolo. La conclusione del romanzo è drammatica: Remigio viene ucciso da uno dei contadini che non lo aveva mai accettato. giungono fino a Verga, Dostoevskij e d Annunzio, Tozzi è stato tra i primi narratori della sua generazione ad avvertire la necessità di uscire dall estetismo decadente, per svolgere invece una più profonda opera di indagine psicologica, scavando nella propria coscienza e interrogandosi sul senso della realtà. Portando progressivamente a maturazione il proprio stile narrativo, Tozzi tende a trasporre un istintivo impressionismo lirico, per molti aspetti vicino al frammentismo dei vociani, nelle forme oggettive di una più robusta narrazione, basata su vicende (per lo più interiori) e personaggi spesso di origine autobiografica. Il motivo dell inettitudine Tozzi descrive un mondo provinciale chiuso, in cui gli antichi valori contadini confliggono con quelli della piccola borghesia cittadina e si soffre per meschini interessi e inconfessabili passioni. Accanto a questi temi, in buona parte eredità del Verismo, emerge tuttavia il disagio e il fallimento esistenziale dei personaggi, nei quali è possibile cogliere i sintomi di quello stesso senso di inettitudine e smarrimento che nel medesimo periodo, da altri angoli visuali, viene ritratto da Svevo e Pirandello. Il podere Particolarmente esemplificativo dello stile narrativo di Tozzi è il romanzo Il podere. Sotto la superficie di un racconto di taglio apparentemente verista, scorrono le inquietudini di una soggettività ipersensibile ed esasperata, quella del protagonista Remigio Selmi, che vive la propria esistenza in una condizione di angoscia. Impiegato in una stazione ferroviaria di provincia, Remigio viene improvvisamente richiamato a casa, presso il podere della Casuccia, nel Senese, perché il padre sta per morire. Il giovane trova qui un atmosfera soffocante, a causa dell ostilità della matrigna e della presenza di Giulia, amante del vecchio Selmi. Morto quest ultimo, Remigio si trova costretto a occuparsi del podere, fronteggiando la rivalità tra le due donne, gli interessi dei fittavoli, gli inganni e i raggiri messi in atto da più parti per danneggiarlo, e si rivela presto inadatto alle nuove responsabilità. La tensione cresce fino al tragico epilogo: l omicidio di Remigio da parte di Berto, uno dei contadini più ostili al nuovo padrone. Remigio incarna una condizione tipicamente tozziana, l incapacità di vivere, all interno di un racconto fortemente drammatico e dallo stile espressionista, che tende a enfatizzare particolari aspetti e dettagli come, per esempio, le condizioni climatiche avverse, espressione della sorda ostilità della natura. T1 La morte del padre Federigo Tozzi, Il podere, cap. 1 I contrasti di una famiglia divisa Del romanzo Il podere riportiamo il primo capitolo. Remigio torna a casa per assistere all agonia del padre Giacomo; è un momento amaro e difficile, anche per l accesa conflittualità che esplode tra i personaggi. Nel millenovecento, Remigio Selmi aveva venti anni; ed era aiuto applicato alla stazione di Campiglia.1 Da parecchio tempo stava in discordia con il padre e non sapeva che al suo piede bucato da una bulletta2 delle scarpe era ormai venuta anche la cancrena. 1 Campiglia: centro della Maremma, in provincia di Livorno, sulla linea ferroviaria Pisa-Roma. 2 bulletta: piccolo chiodo. 717

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi