Il tesoro della letteratura - volume 3

Luigi Pirandello Il fu Mattia Pascal in sintesi Il tema del doppio nella vicenda del romanzo si sviluppa attraverso la doppia cesura della morte, strumento liberatorio, che permette di uscire ed entrare nelle identità. Il fu Mattia Pascal porta a maturazione la critica radicale al romanzo naturalista: il tradizionale eroe positivo diventa un uomo tormentato e frantumato, ossia un antieroe, vale a dire un eroe moderno. Tagliare la barba, far crescere i capelli, coprire con lenti scure l occhio strabico sono tutti atti superficiali, perfettamente inutili. Questo maldestro tentativo di mascherarsi vie ne presentato da Pirandello in un ottica umoristica: all inizio, infatti, si è portati a ve dere, in questi particolari, gli aspetti più comici della vicenda di Mattia Pascal; a poco a poco, però, subentra la riflessione sul significato che essi hanno in relazione alla condi zione esistenziale del protagonista, sempre più solo e smarrito, tanto che la pietà divie ne il sentimento dominante nel lettore, indotto a seguire con apprensione la disperata avventura dell eroe in cerca del riscatto e di una seconda occasione. La morte e il doppio La vita doppia di Mattia Pascal è resa possibile dalla cesura della morte, anch essa raddoppiata nella trama del romanzo, strumento liberatorio per eccellenza che permette di entrare e uscire dalle identità, abbandonando la scena senza preavviso e troncando ogni legame con il passato. Il tema del doppio allucinazione di un uomo diventato «un ombra d uomo le ga Pirandello alla letteratura europea dell Ottocento: si pensi a opere come Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886) di Robert Louis Stevenson o Il ritratto di Dorian Gray (1891) di Oscar Wilde ( p. 289). Nella vicenda del Fu Mattia Pascal compaiono diversi possibili alter ego del protagonista: un uomo di mezza età che si suicida a Montecarlo, davanti al casinò, anticipando la presunta morte di Mattia; Anselmo Paleari, seguace della teosofia, una particolare concezio ne filosofica della vita, ed esperto di spiritismo, voce filosofica del romanzo con la quale l autore sembra spesso identificarsi; Adriana Paleari, omonima del protagonista nella sua se conda identità (Adriano Meis). Mattia sembra entrare e uscire da questi personaggi: vorrebbe essere un filosofo distaccato dalla vita e dalle passioni, ma non ci riesce; vorrebbe l ingenua fede religiosa di Adriana, ma usa l acquasantiera che è appesa sopra il suo comodino come posacenere; pensa al suicidio, ma non lo mette davvero in atto, limitandosi a inscenarlo. Mattia Pascal come moderno antieroe Una dopo l altra cadono così tutte le convenzioni della narrativa naturalistica: l eroe positivo diventa un uomo tormentato dai dubbi, e il personaggio coerente con sé stesso si frantuma assumendo mille sfaccettature diverse. La sensazione del protagonista di non essere mai al posto giusto, lo sguardo di staccato con cui contempla il mondo, la sua incoerenza sono tutti atteggiamenti tipici dell eroe moderno, cioè dell antieroe incline all insoddisfazione, allo smarrimento, alla solitudine. Egli percepisce la piccolezza di questo mondo e degli esseri insignificanti che lo popolano; ha coscienza della propria fragilità ma è costretto, suo malgrado, a rinunciare a ogni illusione consolatoria e a ogni maschera posticcia: scoper ta, alla fine della sua vicenda, la nuova situazione familiare della moglie, rifiuta infatti di farsi ri conoscere, scegliendo di fissare la propria esistenza nel momen to in cui l ha ufficialmente per duta e diventando per sempre il «fu Mattia Pascal ( p. 697). René Magritte, Decalcomania, 1966. Collezione privata. 681

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi