Il matrimonio e la follia della moglie

Luigi Pirandello in sintesi Nel 1894 si sposa con Antonietta Portulano, figlia di un socio in affari del padre. un matrimonio voluto dalla famiglia per motivi economici ma è anche un unione d amore, da cui nascono tre figli. Tre anni dopo Pirandello inizia a insegnare, ma senza passione. Nel 1903 la miniera di zolfo del padre viene allagata e il disastro colpisce pesantemente la moglie, che si ammala e cade in uno stato di follia ossessiva da cui non si riprenderà più. Pirandello, per mantenere la famiglia, deve ora integrare lo stipendio di insegnante con la scrittura. Si immerge freneticamente nell attività letteraria: nel 1904 pubblica Il fu Mattia Pascal, il suo capolavoro, e poi, fino allo scoppio della guerra, altri romanzi, novelle, opere teatrali. Inizia in questi anni la collaborazione con la compagnia teatrale di Gino Martoglio, in cui recita un celebre attore siciliano, Angelo Musco, che sarà interprete di tante sue commedie. Il matrimonio e la follia della moglie L illusione di una vita serena Nel 1894 Pirandello sposa Antonietta Portulano, fi glia di un socio in affari del padre; il matrimonio, seppure combinato dalla famiglia per motivi economici (Antonietta porterà una cospicua dote), è in realtà cementato da un au tentica passione. I primi anni, allietati dalla nascita di tre figli Stefano, Rosalia (Lietta) e Fausto , trascorrono sereni e laboriosi, anche grazie alla relativa agiatezza in cui la fa miglia vive. Dal 1897 Pirandello inizia a insegnare Stilistica e Letteratura italiana all Istituto Superiore di Magistero di Roma, prima come supplente, poi dal 1908 come titola re. L insegnamento tuttavia non lo appassiona affatto: preferisce dedicarsi alla scrittura, pubblicando numerosi saggi, racconti, articoli e le prime opere teatrali. Il disastro economico ed emotivo Il 1903 è un anno tragico: una miniera di zolfo, in cui il padre Stefano aveva investito tutto il suo capitale e la dote della nuora, viene distrutta da un allagamento. Il tracollo economico è aggravato dalla reazione di Antonietta: colta da paralisi alla notizia del disastro, la donna, già fragile psicologicamente, non si riprenderà più, sprofondando in una spirale di follia in cui rischierà di essere trascinato anche lo scrittore. Per sopperire alle difficoltà economiche e alleviare i drammi familiari, Pirandello si getta nel lavoro, in un attività frenetica. In una lettera a un amico scrive: «Intanto io son rimasto con tre figliuoli e la moglie immagina tu in quale stato! Il misero stipendio di professore straordinario all Istituto Superiore mi basta appena per pagar la pigione di casa. Bisogna che m ajuti con le mani e coi piedi, per guadagnare, scrivendo. una terribile prova, amico mio! Inattesa! . Il riscatto grazie alla letteratura Nel 1904 viene pubblicato Il fu Mattia Pascal, ro manzo in cui, attraverso il tema dominante della morterinascita del protagonista, emer gono aspetti autobiografici e la voglia di evadere dalla tensione familiare. La conviven za con la follia di Antonietta non è facile: la donna verrà internata in un istituto solo nel 1919, quando finalmente lo scrittore si convincerà che l affetto, la comprensione e la pa zienza non possono nulla contro un disturbo mentale incurabile. Negli anni che precedono la guerra vedono la luce i romanzi I vecchi e i giovani (1909, 1913) e Suo marito (1911); celebri novelle come La giara (1909) e Pensaci, Giacomino! (1910); opere teatrali come Lumìe di Sicilia e La morsa (1910). Nello stesso periodo Pirandello ini zia la collaborazione con la compagnia di Nino Martoglio a Roma, nella quale reci ta un celebre attore siciliano, Angelo Musco, che contribuisce notevolmente al successo delle prime opere teatrali dell autore. La guerra, il fascismo e il successo mondiale Allo scoppio della guerra Pirandello è convinto interventista. Un interventismo patriottico Alle soglie della Prima guerra mondiale, in nome dei suoi ideali patriottici, Pirandello appoggia la causa degli interventisti, sposando ne la visione del conflitto come naturale compimento dei moti risorgimentali. All entrata in guerra dell Italia, nel 1915, il figlio Stefano parte volontario, ma viene subito catturato dagli austriaci e internato in un campo di prigionia per tre anni. Anche l altro figlio Fau sto è chiamato alle armi, ma è presto congedato per malattia; a queste preoccupazioni si aggiunge la morte dell amata madre. Nonostante le sue convinzioni interventiste, le ope re del triennio 19151918 non recano segni di entusiasmo bellico; al contrario, si posso no trovare in diverse novelle immagini di sofferenza collettiva nelle figure di padri e ma dri in apprensione per la vita dei figli soldati. 633

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi