Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 70 75 80 85 90 grazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute. Ma l occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza.13 I primi suoi ordigni parevano prolungazioni14 del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l ordigno non ha più alcuna relazione con l arto. Ed è l ordigno che crea la malattia con l abbandono della legge15 che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati. Forse traverso16 una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po più ammalato, ruberà tale esplosivo e s arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un esplosione enorme che nessuno udrà17 e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.18 13 sua furbizia sua debolezza: l uomo è sempre più furbo, come dimostra la sua capacità di inventare nuovi ordigni, ma anche più debole; come si dice subito dopo, più l uomo diventa debole come animale, più cresce la sua capacità di inventare strumenti che lo sostituiscano nelle sue funzioni. 14 prolungazioni: prolungamenti. 15 la legge: quella darwiniana della selezione naturale cui alludeva anche il precedente capoverso. 16 traverso: attraverso. 17 che nessuno udrà: perché non ci sa- ranno superstiti. 18 di parassiti e di malattie: degli esseri viventi in generale (compresi gli uomini). Dentro il TESTO L abbandono della psicanalisi Una realtà malata 614 I contenuti tematici Con la ripresa della scrittura dopo una lunga interruzione, Zeno rivela i suoi pensieri. Se non ha mai creduto fino in fondo all utilità della terapia, adesso la rifiuta completamente. Innanzitutto ritiene di essere guarito non grazie all analisi dei propri sintomi, ma perché ha finalmente sperimentato la necessità di un impegno concreto, che poi è stato coronato da successo: Fu il mio commercio che mi guarì e voglio che il dottor S. lo sappia (rr. 22-23). Questa volta Zeno ha fatto la scelta giusta (dal punto di vista economico; è qui assente qualsivoglia considerazione di tipo morale): poiché durante le guerre il rischio di inflazione è molto alto, egli ha deciso di impiegare gran parte della propria liquidità per acquistare merci di tutti i tipi, in modo da poterle rivendere a prezzi sensibilmente maggiorati quando la domanda lo consentirà. In secondo luogo, Zeno raggiunge la consapevolezza di essere guarito nel momento in cui comprende che la malattia riguarda non solo lui come singolo, bensì la vita umana nel suo complesso, e in particolare quella contemporanea: La vita attuale è inquinata alle radici. L uomo s è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l aria, ha impedi-

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi