Psicanalisi, malattia e menzogna

Il primo Novecento in sintesi Augusta dà a Zeno l affetto, la protezione e le attenzioni di una moglie ma anche di una madre. Con lei Zeno trova equilibrio e serenità. Tuttavia la tradisce con Carla, una giovane fanciulla del popolo per cui prova forte attrazione sessuale. Le figure femminili Nel rapporto con le donne emergono con particolare evidenza le debolezze e le contraddizioni del protagonista. Zeno afferma di essere innamorato della moglie e di provare per lei una profonda stima, ma finisce per tradirla: Augusta è una sorta di moglie-madre, solida e protettiva, con la quale egli stabilisce un rapporto di tenero affetto, mentre Carla è oggetto di una passione puramente sessuale. Ada, la sorella più giovane e più desiderabile di Augusta, perde agli occhi di Zeno ogni attrattiva allorché dopo il matrimonio sbagliato con Guido e l insorgere della malattia che la imbruttisce si trasforma in una donna debole e infelice. Le DUE FAMIGLIE del romanzo Famiglia Malfenti Famiglia Cosini padre madre Zeno sposa Augusta Malfenti Alfio Giovanni Malfenti Ada sposa Guido Speier Augusta moglie Alberta Anna Antonia \ Psicanalisi, malattia e menzogna La psicanalisi è il tema principale della Coscienza. Eppure Zeno (e Svevo con lui) la ritiene una terapia fallimentare. Il protagonista è convinto che il dottor S. abbia peggiorato il suo stato di salute e attribuisce il merito della sua guarigione al commercio e ai successi economici. Nel romanzo ci sono fenomeni teorizzati da Freud. La proposta di matrimonio a una donna non amata è un atto gratuito: nemmeno Zeno sa spiegarselo. L assenza al funerale di Guido è invece un atto mancato che fa affiorare in super cie l intimo odio per il cognato. 592 La psicanalisi Nella Coscienza di Zeno la psicanalisi è, dal punto di vista tematico, il centro del romanzo, che viene immaginato, appunto, come un quaderno scritto su indicazione del medico. Tuttavia alla fine dell opera il protagonista esprime tutto il proprio risentimento nei confronti del dottor S., che gli ha promesso di guarirlo ma di fatto, a suo parere, non ha fatto altro che aggravare la situazione, richiamandogli alla memoria episodi del passato prima sepolti nell inconscio. Ad averlo risanato dalla malattia egli afferma sono stati invece l attività pratica, gli affari, il commercio, in cui ha ottenuto un successo insperato. Senza dubbio Svevo è uno dei primi scrittori italiani a essersi avvicinato alla psicanalisi (comincia nel 1908 a leggere gli scritti di Freud) e si è molto discusso su quanto lo scrittore ne avesse assimilato i princìpi, ma si può essere d accordo con il critico Mario Lavagetto quando scrive che «stabilire quanto della teoria Svevo conoscesse di prima mano perde di importanza di fronte alla sua geniale capacità di sceneggiatore: all astuzia con cui riesce ad ignorare o a dimenticare la psicoanalisi per rifonderla nel suo romanzo . I meccanismi freudiani Sono vari gli elementi tipicamente psicanalitici presenti nel testo: per esempio gli atti gratuiti (cioè azioni le cui motivazioni sfuggono al soggetto stesso che le compie), come quando Zeno chiede la mano di una donna che non ama, o gli atti mancati (azioni in cui emerge un comportamento rimosso), come quando, alla morte di Guido, Zeno si accoda per sbaglio al corteo funebre di un altro defunto, uno sconosciuto, mancando così al funerale del cognato (in ciò emerge l odio di Zeno verso il rivale). La stessa demistificazione dei valori borghesi (amore, famiglia, religione, legge) e la messa a nudo dell ipocrisia perbenista, se non rientrano fra gli intenti dichiarati di Freud, sono in un certo senso implicite nella sua teoria.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi