Il tesoro della letteratura - volume 3

Italo Svevo 50 55 60 65 70 75 80 85 90 dell occhio azzurro di Angiolina. Ebbe il sentimento che da tanti anni non aveva provato, di comporre, di trarre dal proprio intimo idee e parole: un sollievo che dava a quel momento della sua vita non lieta, un aspetto strano, indimenticabile, di pausa, di pace. La donna vi entrava! Raggiante di gioventù e bellezza ella doveva illuminarla tutta facendogli dimenticare il triste passato di desiderio e di solitudine e promettendogli la gioia per l avvenire ch ella, certo, non avrebbe compromesso. Egli s era avvicinato a lei con l idea di trovare un avventura facile e breve, di quelle che egli aveva sentito descrivere tanto spesso e che a lui non erano toccate mai o mai degne di essere ricordate. Questa s era annunziata proprio facile e breve. L ombrellino era caduto in tempo per fornirgli un pretesto di avvicinarsi ed anzi sembrava malizia! impigliatosi nella vita trinata10 della fanciulla, non se n era voluto staccare che dopo spinte visibilissime. Ma poi, dinanzi a quel profilo sorprendentemente puro, a quella bella salute ai rétori11 corruzione e salute sembrano inconciliabili aveva allentato12 il suo slancio, timoroso di sbagliare e infine s incantò ad ammirare una faccia misteriosa dalle linee precise e dolci, già soddisfatto, già felice. Ella gli aveva raccontato poco di sé e per quella volta, tutto compreso del13 proprio sentimento, egli non udì neppure quel poco. Doveva essere povera, molto povera, ma per il momento lo aveva dichiarato con una certa quale superbia non aveva bisogno di lavorare per vivere. Ciò rendeva l avventura anche più gradevole, perché la vicinanza della fame turba là dove ci si vuol divertire. Le indagini di Emilio non furono dunque molto profonde ma egli credette che le sue conclusioni logiche, anche poggiate su tali basi, dovessero bastare a rassicurarlo. Se la fanciulla, come si sarebbe dovuto credere dal suo occhio limpido, era onesta, certo non sarebbe stato lui che si sarebbe esposto al pericolo di depravarla;14 se invece il profilo e l occhio mentivano, tanto meglio. C era da divertirsi in ambedue i casi, da pericolare15 in nessuno dei due. Angiolina aveva capito poco delle premesse, ma, visibilmente, non le occorrevano commenti per comprendere il resto; anche le parole più difficili avevano un suono di carattere non ambiguo. I colori della vita risaltarono sulla bella faccia e la mano di forma pura, quantunque grande, non si sottrasse a un bacio castissimo d Emilio. Si fermarono a lungo sul terrazzo di S. Andrea e guardarono verso il mare calmo e colorito nella notte stellata, chiara ma senza luna. Nel viale di sotto passò un carro e, nel grande silenzio che li circondava, il rumore delle ruote sul terreno ineguale continuò a giungere fino a loro per lunghissimo tempo. Si divertirono a seguirlo sempre più tenue finché proprio si fuse nel silenzio universale, e furono lieti che per tutt e due fosse scomparso nello stesso istante. «Le nostre orecchie vanno molto d accordo , disse Emilio sorridendo. Egli aveva detto tutto e non sentiva più alcun bisogno di parlare. Interruppe un lungo silenzio per dire: «Chissà se quest incontro ci porterà fortuna! . Era sincero. Aveva sentito il bisogno di dubitare della propria felicità ad alta voce. «Chissà? , replicò essa con un tentativo di rendere nella propria voce la commozione che aveva sentita nella sua. Emilio sorrise di nuovo ma di un sorriso che credette di dover celare. Date le premesse da lui fatte, che razza di fortuna poteva risultare ad Angiolina dall averlo conosciuto? 10 trinata: ornata di merletti. 11 rétori: chi ragiona per formule retori- che e precostituite. 12 allentato: moderato. 13 compreso del: concentrato sul. 14 depravarla: corromperla moralmente. 15 pericolare: rischiare. 585

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi