Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 10 15 20 25 30 35 40 45 potrai essere giammai più importante di un giocattolo. Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia famiglia. La sua famiglia? Una sola sorella non ingombrante né fisicamente né moralmente, piccola e pallida, di qualche anno più giovane di lui, ma più vecchia per carattere o forse per destino. Dei due, era lui l egoista, il giovane; ella viveva per lui come una madre dimentica3 di se stessa, ma ciò non impediva a lui di parlarne come di un altro destino importante legato al suo e che pesava sul suo, e così, sentendosi le spalle gravate di tanta responsabilità, egli traversava la vita cauto, lasciando da parte tutti i pericoli ma anche il godimento, la felicità. A trentacinque anni si ritrovava nell anima la brama insoddisfatta di piaceri e di amore, e già l amarezza di non averne goduto, e nel cervello una grande paura di se stesso e della debolezza del proprio carattere, invero piuttosto sospettata che saputa per esperienza. La carriera di Emilio Brentani era più complicata perché intanto si componeva di due occupazioni e due scopi ben distinti. Da un impieguccio di poca importanza presso una società di assicurazioni, egli traeva giusto il denaro di cui la famigliuola abbisognava. L altra carriera era letteraria e, all infuori di una reputazioncella,4 soddisfazione di vanità più che d ambizione non gli rendeva nulla, ma lo affaticava ancor meno. Da molti anni, dopo di aver pubblicato un romanzo lodatissimo dalla stampa cittadina, egli non aveva fatto nulla, per inerzia non per sfiducia. Il romanzo, stampato su carta cattiva, era ingiallito nei magazzini del libraio, ma mentre alla sua pubblicazione Emilio era stato detto soltanto una grande speranza per l avvenire, ora veniva considerato come una specie di rispettabilità letteraria che contava nel piccolo bilancio artistico della città. La prima sentenza5 non era stata riformata,6 s era evoluta. Per la chiarissima coscienza ch egli aveva della nullità della propria opera, egli non si gloriava del passato, però, come nella vita così anche nell arte, egli credeva di trovarsi ancora sempre nel periodo di preparazione, riguardandosi nel suo più segreto interno come una potente macchina geniale in costruzione, non ancora in attività. Viveva sempre in un aspettativa non paziente, di qualche cosa che doveva venirgli dal cervello, l arte, di qualche cosa che doveva venirgli di fuori, la fortuna, il successo, come se l età delle belle energie per lui non fosse tramontata. Angiolina, una bionda dagli occhi azzurri grandi, alta e forte, ma snella e flessuosa, il volto illuminato dalla vita, un color giallo di ambra soffuso di rosa da una bella salute, camminava accanto a lui, la testa china da un lato come piegata dal peso del tanto oro7 che la fasciava, guardando il suolo ch ella ad ogni passo toccava con l elegante ombrellino come se avesse voluto farne scaturire un commento alle parole che udiva. Quando credette di aver compreso disse: «Strano! , timidamente guardandolo sottecchi. «Nessuno mi ha mai parlato così . Non aveva compreso e si sentiva lusingata al vederlo assumere un ufficio8 che a lui non spettava, di allontanare da lei il pericolo. L affetto ch egli le offriva ne ebbe l aspetto di fraternamente dolce. Fatte quelle premesse, l altro si sentì tranquillo e ripigliò un tono più adatto alla circostanza. Fece piovere sulla bionda testa le dichiarazioni liriche che nei lunghi anni il suo desiderio aveva maturate e affinate, ma, facendole, egli stesso le sentiva rinnovellare9 e ringiovanire come se fossero nate in quell istante, al calore 3 dimentica: incurante. 4 reputazioncella: fama di poco conto. 5 sentenza: opinione. 584 6 riformata: cambiata. 7 tanto oro: si tratta della folta capiglia- tura bionda. 8 ufficio: compito. 9 rinnovellare: rinnovarsi.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi