Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento Dentro il TESTO Il ritratto di un intellettuale vanitoso I contenuti tematici Anche Emilio, al pari di Alfonso in Una vita, sopravvaluta sé stesso: si rappresenta come un artista in procinto di creare qualcosa di nuovo, ma costretto a fare i conti con gli impegni del lavoro e della famiglia (Ho altri doveri io, la mia carriera, la mia famiglia, rr. 6-7). convinto di essere al di sopra della massa, in quanto intellettuale, ma in fin dei conti non ha che un impieguccio di poca importanza presso una società di assicurazioni (rr. 19-20). Quanto alle velleità culturali da lui coltivate, la sua autostima si fonda su una reputazioncella (rr. 21-22), che alimenta più vanagloria che reali ambizioni. D altra parte, la letteratura e la filosofia rappresentano per lui non i mezzi per conoscere meglio la realtà e guardarla con occhio critico, ma al contrario per travestirla e mistificarla. La coscienza dell autoinganno Si tratta di un gratificante autoinganno, che rivela l inettitudine di Emilio ma gli permette anche di sopravvivere. Il protagonista di Senilità traveste infatti l esistenza con le false verità del romanzo, la «letteraturizza , frapponendo tra sé e la quotidianità lo schermo consolante della finzione: a differenza di Alfonso, che si illude di poter realizzare i propri sogni di gloria letteraria, egli ha chiarissima coscienza [ ] della nullità della propria opera (r. 30). Conosce pertanto i propri limiti, si rende conto dell inautenticità dei propri sentimenti, sa che il suo linguaggio è una falsificazione, un artificio. Di conseguenza si nasconde dietro una cortina fumogena di teorie e di false identità, che l incontro con la donna mette a dura prova. Dinanzi ad Angiolina, dunque, Emilio recita la parte del corteggiatore prudente, oscillando tra un inconfessato desiderio sessuale (brama insoddisfatta di piaceri, r. 15) e ipocrite dichiarazioni di altruismo (egli afferma di voler procedere per il bene della ragazza, quando invece gli interessa avere con lei soltanto un avventura facile e breve, r. 56). Vorrebbe dar prova di scaltrezza da dongiovanni esprimendo senza mezzi termini la volontà di sottomettere la donna e ridurla a oggetto di svago come un giocattolo (r. 6), ma, alla prova dei fatti, scambiando Angiolina per una fanciulla semplice e ingenua, finisce per idealizzarla e comportarsi quindi da goffo romantico. Angiolina: il senso della realtà Il ritratto di Angiolina mostra che la ragazza è il perfetto opposto del suo corteggiatore. Sin dall inizio appare dotata di una felice e vitale sanità , con il suo volto illuminato dalla vita (r. 38), così raggiante di gioventù e bellezza (r. 53). Un uomo esperto della vita non avrebbe frainteso la natura ammaliante, civettuola e spregiudicata della ragazza, ma Emilio non comprende la realtà che ha davanti agli occhi, proiettando su Angiolina i propri desideri. Come correggere la menzogna 586 Le scelte stilistiche L inizio del romanzo, senza introduzione e subito nel centro dell azione, ricorda quelli della narrativa naturalista: alcuni critici hanno sottolineato, per esempio, l affinità con l inizio di Mastro-don Gesualdo di Verga, uscito appena nove anni prima rispetto a Senilità. Tuttavia le analogie finiscono qui, soprattutto se ci soffermiamo sul punto di vista della voce narrante. Prendiamo le prime righe del testo: le parole sono quelle del protagonista e il narratore sembra eclissato, intento solo a registrare i pensieri del personaggio. Poi però improvvisamente si introduce un altra prospettiva, quella con cui il narratore smentisce la falsa generosità di Emilio, smontandone l alibi altruistico per dirci le vere ragioni del suo disimpegno affettivo: la difesa dei valori della carriera e della famiglia .

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi