Il tesoro della letteratura - volume 3

Italo Svevo in sintesi Nel romanzo si oppongono due coppie di personaggi. Emilio e Amalia sono vittime della vita, demotivati, insoddisfatti, incapaci di agire. Angiolina e Stefano Balli sono invece entusiasti, decisi a godersi la vita. Realisti e sognatori si incontrano e si scontrano, e sono questi ultimi a uscirne sconfitti. La voce narrante, in terza persona, assume il punto di vista del protagonista e ne riporta i pensieri attraverso monologhi interiori e discorsi indiretti liberi. La soggettiva ricostruzione delle vicende, ricca di inganni e giustificazioni, viene però spesso smentita e contraddetta dai commenti ironici del narratore. tenta della propria tranquillità: per dimenticare gli insuccessi, gli basta voltare pagina e ritornare a chiudersi in sé stesso, convinto fino all ultimo che le immagini di nobiltà e superiorità morale con cui egli maschera la propria inettitudine corrispondano al vero. Il sistema dei personaggi Mentre Alfonso era inserito in una fitta trama di relazioni sociali, Emilio è prigioniero di una solitudine claustrofobica, appena rotta dalla compagnia di un angusta cerchia di personaggi: l amante, l amico, la sorella. In questo quadrilatero di personaggi che incrociano i propri destini, è facile cogliere una doppia polarità: da una parte i deboli sognatori, Emilio e Amalia; dall altra, i forti realisti, Angiolina e Balli, darwinianamente più adatti alla vita. I primi subiscono la vita, affetti dall inerzia, strozzati dall ozio e dall assopimento interiore; i secondi, invece, luminosi ed espansivi, esibiscono sicurezza, spregiudicatezza e una buona dose di vitalismo: la donna (Angiolina), dotata di una certa amorale naturalità, che la porta a vivere la sessualità e la giovinezza senza inibizioni; l uomo (Balli), capace di riscattare il proprio fallimento artistico con conquiste da donnaiolo impenitente. I procedimenti narrativi La struttura tradizionale del romanzo non viene ancora del tutto archiviata, ma la narrazione, condotta in terza persona, esprime il punto di vista soggettivo del protagonista, che altera la realtà secondo i suoi rassicuranti schemi mentali. La voce narrante però interferisce, spesso con ironia, nella ricostruzione psicologica degli eventi: i suoi commenti rivelano infatti al lettore le menzogne di Emilio, ne smascherano le pietose giustificazioni, svelano i moventi reconditi delle sue azioni. Anche lo stile segna una netta evoluzione. I residui naturalistici, ancora visibili nel romanzo d esordio, vengono sostituiti dal ricorso sistematico al monologo interiore e al discorso indiretto libero che trasferisce i pensieri del personaggio direttamente sulla pagina senza alcuna mediazione. { La coscienza di Zeno T4-T7 Il terzo romanzo di Svevo, quello più maturo e importante, viene pubblicato nel 1923 dopo oltre vent anni di silenzio da parte dello scrittore. Analizziamo l opera in dettaglio nella seconda parte dell Unità ( p. 589). { Le altre opere T1 Svevo scrive alcuni racconti che anticipano i romanzi nella scelta dei temi e dei personaggi. Corto viaggio sentimentale è una novella che recupera alcuni temi della Coscienza di Zeno, come la psicanalisi. Dopo il suo capolavoro Svevo pensa anche a un quarto romanzo. Ne rimangono solo alcuni capitoli. I racconti Prima della stesura dei romanzi, il giovane Svevo si dedica alla scrittura di racconti e commedie. Mentre queste ultime rientrano nel gusto borghese del teatro di fine Ottocento, i racconti anticipano alcuni temi dei futuri romanzi. Il più importante di questi, Una lotta (1888), vede come protagonista un Emilio Brentani ante litteram, Arturo Marchetti, poeta-sognatore innamorato di una donna che gli preferirà un più vitale cultore dello sport. Anche L assassinio di via Belpoggio (1890) mette in scena le insicurezze del protagonista, un maldestro omicida per caso che finisce per confessare spontaneamente il proprio delitto. Gli ultimi lavori Dopo La coscienza di Zeno, gli ultimi anni di vita dell autore sono contrassegnati da un intensa attività di scrittura. Svevo lavora in particolare alla stesura di novelle (la più interessante è Corto viaggio sentimentale, scritta nel 1925, che racconta il viaggio di un anziano signore da Milano a Trieste, soffermandosi su alcuni temi già affrontati dal capolavoro: la psicanalisi, la salute, la vecchiaia) e al progetto di un quarto romanzo, di cui ci rimangono solo alcuni capitoli frammentari, tra i quali ricordiamo in particolare Le confessioni del vegliardo (1928), in cui il protagonista, un uomo anziano, esalta la funzione della scrittura come antidoto alla dimenticanza e come mezzo grazie al quale si può ritrovare il senso dell esistenza oscurato dall assurdità della vita quotidiana. 573

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi