Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 80 85 90 95 100 105 110 delle grandi potenze. Anche la capitale era un po più piccola di tutte le altre metropoli del mondo, ma un po più grande di quel che non fossero di solito le grandi citta. E il paese era amministrato con oculatezza,13 discrezione e abilità a smussare cautamente ogni punta14 dalla migliore burocrazia d Europa, alla quale si poteva rimproverare un solo difetto: per essa genio e spirito d iniziativa nelle persone non autorizzate a ciò da alti natali o da incarico governativo erano impertinenza e presunzione. A nessuno del resto piace farsi dettar legge da chi non vi è autorizzato! E poi in Cacania un genio era sempre scambiato per un babbeo, mai però, come succedeva altrove, un babbeo per un genio. In verità, quante cose curiose ci sarebbero da dire sul tramontato impero di Cacania! Per esempio, esso era imperial-regio, ed era imperiale e regio; uno dei due segni «i.r. oppure «i.e r. era impresso su ogni cosa e su ogni persona, tuttavia occorreva una scienza segreta e occulta15 per poter distinguere con sicurezza quali istituzioni e individui fossero da considerarsi imperial-regi e quali imperiali e regi. Per iscritto si chiamava Monarchia Austro-Ungarica, ma a voce si chiamava Austria, termine a cui il paese aveva abdicato con solenne giuramento statale ma che conservava in tutte le questioni sentimentali, a prova che i sentimenti sono importanti quanto il diritto costituzionale e che i decreti non sono la cosa più seria del mondo. Secondo la costituzione era uno stato liberale, ma aveva un governo clericale.16 Il governo era clericale, ma lo spirito liberale regnava nel paese. Davanti alla legge tutti i cittadini erano uguali, non tutti però erano cittadini. C era un Parlamento, il quale faceva un uso così eccessivo della propria libertà che lo si teneva quasi sempre chiuso; ma c era anche un paragrafo per gli stati di emergenza che serviva a far senza del Parlamento, e ogni volta che tutti si rallegravano per il ritorno dell assolutismo la corona ordinava che si ricominciasse a governare democraticamente. Di tali vicende ne capitavano molte in Cacania, e fra le altre vi furono anche quei conflitti nazionali17 che attirarono giustamente la curiosità dell Europa e oggi son presentati in modo del tutto falso. Furono così violenti che per cagion loro la macchina dello stato s inceppava e s arrestava parecchie volte all anno, ma nei periodi intermedi e nelle pause di governo l armonia era mirabile e tutti facevan vista18 di nulla. E infatti non c era stato nulla di reale. Soltanto l ostilità di ogni uomo contro le aspirazioni d ogni altro uomo, che oggi ci trova tutti unanimi, nello stato di Cacania aveva precorso i tempi e s era perfezionato in un raffinatissimo cerimoniale, che avrebbe potuto ancora avere grandi conseguenze se il suo sviluppo non fosse stato troncato anzitempo da una catastrofe. 13 oculatezza: attenzione, prudenza e sen- so della misura. 14 a smussare punta: a evitare attriti. 15 occulta: nascosta ai profani. 16 clericale: soggetto all influenza del cle- ro, cioè della Chiesa cattolica. 17 conflitti nazionali: conflitti tra le diverse nazionalità presenti nell impero, che mira- vano a ottenere l indipendenza da Vienna. 18 facevan vista: facevano finta. Dentro il TESTO Il passato e il futuro 550 I contenuti tematici Nei primi due capoversi (rr. 1-56) Ulrich immagina la società del futuro un futuro imminente, anzi in parte già presente , fatta di città formicaio (r. 6) e di masse di persone colpite da un alienazione che ne mina fortemente la qualità della vita (la gente, che negli

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Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi