Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento 60 65 70 75 80 85 90 95 100 «Avrà occasione di vedere quanto sia vero tutto questo , disse Franz, e gli si avvicinò insieme all altro. Specialmente quest ultimo era assai più alto di K. e ogni tanto gli batteva la mano sulla spalla. Entrambi esaminarono la camicia da notte di K. e dissero che adesso avrebbe dovuto indossarne una molto più scadente, ma che quella camicia, come pure tutta la sua biancheria, l avrebbero custodita loro e, se la sua causa si fosse risolta favorevolmente, gliel avrebbero restituita. «Le conviene di più consegnare la roba a noi che lasciarla al deposito , dissero, «perché al deposito si verificano spesso appropriazioni indebite, e inoltre là vendono ogni cosa dopo un certo periodo, senza riguardo al procedimento relativo, concluso o no. E quanto durano processi del genere, specie negli ultimi tempi! vero che dal deposito le verrebbe pur sempre versata alla fine la somma ricavata, ma questa somma, intanto, è già esigua di per sé, dato che alla vendita ciò che decide non è la misura dell offerta, ma la misura della corruzione, e poi si sa per esperienza che queste somme si riducono passando di mano in mano e con l andar degli anni . K. badava appena a questi discorsi, il diritto, che forse possedeva ancora, di disporre della sua roba, non era per lui gran cosa, considerava molto più importante veder chiaro nella sua situazione; ma in presenza di quella gente non riusciva neppure a raccogliere le idee, la pancia della seconda guardia giacché non potevano essere altro che guardie lo urtava di continuo con fare, letteralmente, cordiale, ma se alzava gli occhi vedeva una faccia asciutta, ossuta, con un gran naso storto da una parte, in totale disaccordo con quel corpo grasso, intendersela al di sopra di lui con l altra guardia. Che uomini erano? Di cosa parlavano? Quali autorità rappresentavano? In fin dei conti K. viveva in uno stato di diritto, dappertutto regnava la pace, le leggi erano tutte in vigore, chi osava coglierlo di sorpresa in casa sua? Egli era sempre incline a prender le cose quanto più possibile alla leggera, a credere al peggio solo quando il peggio era arrivato, a non cautelarsi per il futuro neppure quando tutto lo minacciava. Qui gli sembrò però un errore, si poteva certo considerare tutta quella storia uno scherzo, uno scherzo grossolano organizzato per motivi sconosciuti, forse perché oggi compiva trent anni, dai colleghi della banca, naturalmente questo era possibile, forse bastava fare una risata in faccia in un modo o in un altro ai suoi guardiani perché si mettessero a ridere anche loro, forse erano fattorini della cantonata,2 qualche somiglianza c era e tuttavia questa volta, si può dire dal momento in cui aveva visto la guardia Franz, aveva deciso di non lasciarsi sfuggire il più piccolo vantaggio che potesse avere su quella gente. [ ] Era ancora libero. «Permettano , disse, e passando in fretta tra le due guardie andò in camera sua. «Pare ragionevole , sentì che dicevano alle sue spalle. In camera, aprì in furia i cassetti della scrivania, tutto vi era sistemato in bell ordine, ma nell agitazione non riuscì a trovare subito proprio i documenti di identità che cercava. Alla fine trovò la sua tessera di ciclista e stava già per portarla alle guardie, ma poi il documento gli parve troppo insignificante e continuò a cercare finché trovò il certificato di nascita. Quando tornò nella stanza accanto, si stava giusto aprendo la porta di fronte e la signora Grubach fece per entrare. La si vide solo un attimo, perché appena scorse K. rimase visibilmente imbarazzata, chiese scusa, scomparve e richiuse la porta con 2 cantonata: angolo di edificio che fa da angolo di strada. 538

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi