Il tesoro della letteratura - volume 3

Il romanzo europeo del primo Novecento 15 20 25 30 35 40 45 50 55 «Lei chi è? , chiese K., e si mise subito mezzo seduto sul letto. Ma l uomo ignorò la domanda, come se si fosse obbligati ad accettare la sua comparsa, e si limitò a dire a sua volta: «Ha suonato? . «Anna1 deve portarmi la colazione , disse K., e cercò di stabilire dapprima in silenzio, con l osservazione e il ragionamento, chi mai potesse essere quell uomo. Ma questi non si espose troppo a lungo ai suoi sguardi, si girò invece verso la porta, che aprì un poco per dire a qualcuno che evidentemente stava proprio lì dietro: «Vuole che Anna gli porti la colazione . Seguì una risatina nella stanza accanto, dal suono non si poteva dire con sicurezza se vi si univano più persone. Sebbene per suo tramite l estraneo non avesse potuto apprender niente che già non sapesse, disse a K. col tono di chi annuncia una notizia: « impossibile . «Sarebbe una novità , disse K., saltò giù dal letto e in fretta si infilò i pantaloni. «Voglio proprio vedere che gente c è nella stanza accanto e come mi giustificherà questa seccatura la signora Grubach . Gli venne anche in mente subito che non avrebbe dovuto dirlo ad alta voce e che così facendo riconosceva in certo modo all estraneo un diritto di controllo, ma sul momento la cosa non gli parve importante. In ogni modo l estraneo l intese così, perché disse: «Non è meglio che resti qui? . «Non voglio né restar qui né essere apostrofato da lei finché lei non si sarà presentato . «Era a fin di bene , disse l estraneo, e adesso aprì spontaneamente la porta. Nella stanza attigua, in cui K. entrò più lentamente di quanto avrebbe voluto, a prima vista si aveva l impressione che tutto fosse quasi identico alla sera prima. Era il salotto della signora Grubach, forse in questa stanza sovraccarica di mobili, tovagliette, porcellane e fotografie c era oggi un po più spazio del solito, non ci se ne accorgeva subito, tanto più che la novità principale consisteva nella presenza di un uomo seduto presso la finestra aperta con un libro, dal quale ora alzò gli occhi. «Lei avrebbe dovuto restare nella sua stanza. Non glielo ha detto Franz? . «Sì, ma loro cosa vogliono? , disse K., e dalla nuova conoscenza volse lo sguardo sull uomo chiamato Franz, che era rimasto sulla porta, e da lui ancora sull altro. Dalla finestra aperta si scorgeva di nuovo la vecchia, che con curiosità veramente senile si era messa a quella che era adesso la finestra dirimpetto per poter continuare a guardare. «Ma insomma, voglio la signora Grubach , disse K. facendo il gesto di svincolarsi dai due uomini, che però erano distanti da lui, e accennò a proseguire. «No , disse l uomo vicino alla finestra, buttò il libro su un tavolinetto e si alzò. «Lei non se ne può andare, lei è in arresto . «Così parrebbe , disse K. «E perché, poi? , chiese dopo un momento. «Non siamo autorizzati a dirglielo. Vada nella sua camera e attenda. Il procedimento è ormai avviato e a tempo debito sarà informato di tutto. Vado oltre i limiti del mio incarico discorrendo così amichevolmente con lei. Ma spero che non ci senta nessuno all infuori di Franz, e anche lui la tratta in modo amichevole contro tutte le regole. Se anche in seguito avrà tanta fortuna come ne ha avuta nell assegnazione delle sue guardie, può star tranquillo . K. volle mettersi a sedere, ma si rese conto che in tutta la stanza non c era altra possibilità di sedersi che la poltrona presso la finestra. 1 Anna: la cameriera. 537

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi