Il tesoro della letteratura - volume 3

Il primo Novecento in sintesi Il processo è la storia dell impiegato Joseph K., implicato in una vicenda assurda e incomprensibile, accusato di un crimine che non ha commesso. Inizialmente si difende e dichiara la sua innocenza: tuttavia, comunicare con la giustizia e i suoi esponenti si rivela impossibile. K. scopre di vivere in un mondo in cui le decisioni dei processi vengono accettate senza nessuna reazione. Travolto da questa macchina inarrestabile, anche K. rinuncia infine alla sua difesa e subisce passivamente la condanna a morte. In alcuni aspetti del Processo è possibile cogliere un collegamento con le vicende personali dell autore. Tuttavia, non c è realismo nella narrazione: è una storia inventata, ambientata in contesti misteriosi. Una parabola allegorica Secondo alcuni interpreti Il processo deve essere letto come un allegoria che, attraverso il linguaggio giuridico, allude alla malattia e alla morte. vero che diversi elementi della trama rimandano alle esperienze di vita dell autore: la condizione di impiegato; l amore per Felice Bauer, adombrato in quello di K. per un personaggio femminile del romanzo, Fraulein B rstner; la sensazione di estraneità e di solitudine; l incapacità di comprendere il mondo e gli altri; un oscuro senso di colpa. Non si tratta però di una narrazione realistica, bensì di una parabola: di una vicenda, cioè, immaginaria, collocata in un contesto che rimane misterioso per il lettore. Le diverse interpretazioni dell opera kafkiana Le opere di Kafka raccontano esperienze di inquietante assurdità attraverso una scrittura lucida, straordinariamente precisa e realistica nei dettagli e nel tratteggiare fatti inauditi come se fossero momenti della più normale quotidianità. Kafka rifiuta ogni intento edificante, mirando piuttosto ad analizzare l esistenza con tutto ciò che di negativo, di angoscioso, di tragico essa comporta. Le sue opere sono rappresentazioni paradossali e grottesche, i cui significati profondi restano talvolta oscuri. Proprio per tale motivo l interpretazione dell opera di Kafka presenta numerose difficoltà e le varie interpretazioni sono fra loro anche fortemente contraddittorie. Alcuni offrono una lettura in chiave psicanalitica, che vede nello scrittore la vittima e insieme il testimone di un complesso di colpa. La critica esistenzialista vi legge invece l avventura dell uomo che, senza difese, si affaccia sugli abissi del nulla e dell angoscia. Invece, la critica teologica ravvisa in Kafka una simbolizzazione dell infinita distanza fra l uomo e Dio. la parola L interpretazione dell opera di Kafka è problematica. Le vicende narrate sono spesso assurde e inverosimili, ma sono raccontate con razionalità e precisione, come eventi plausibili e quotidiani. Kafka si sofferma su aspetti tragici e inquietanti e li assembla in storie paradossali, che spesso rimangono incomprensibili al lettore. Il processo Nel romanzo Il processo il senso di colpa che tormenta Kafka prende forma nell immagine del tribunale, un istituzione superiore, indecifrabile e potente che fa da sfondo inquietante all intera vicenda. La trama del romanzo è indicativa dei temi più tipicamente kafkiani . Una mattina due poliziotti si presentano nell abitazione di Joseph K., un tranquillo impiegato, con un ordine di comparizione per un crimine non precisato. Inizialmente K., che ritiene di non aver commesso nulla di male, cerca di darsi da fare, potendo ancora agire da uomo libero, per risolvere la questione con razionalità e pragmatismo, ma inizia subito a scontrarsi con una macchina processuale complessa e irrazionale che non riuscirà mai a capire e con la quale non potrà comunicare in alcun modo, nonostante tutti i suoi sforzi. Non riesce nemmeno a conoscere tempi e modalità del processo: infatti tutte le persone alle quali parla del proprio caso reagiscono con la stessa rassegnazione, riferendosi a quanto successo a K. come a qualcosa che «può capitare : la passiva accettazione dell ineluttabilità del meccanismo di una giustizia che trascende l umano è totale. Uno degli interlocutori di K., il pittore Titorelli, che abita nel solaio di un edificio del tribunale, gli risponde semplicemente che, proprio come avviene nei fenomeni fisici, una volta che la macchina della giustizia viene avviata difficilmente si ferma. Neanche l avvocato Huld, difensore dei poveri incaricato da K. della difesa, è mai chiaro sulle proprie iniziative legali, ma si limita a rassicurare genericamente il suo cliente sull impegno che profonde nel caso. K. finisce così per licenziare l avvocato, rinunciando definitivamente alla difesa e andando incontro alla condanna a morte. Alla vigilia del suo trentunesimo compleanno, due uomini lo prelevano da casa e lo trascinano vicino a una cava, dove lo accoltellano al cuore, «come un cane . 532 Kafkiano A partire dalle trame dei romanzi dello scrittore boemo, l aggettivo kafkiano è diventato un termine di uso comune per indicare una situazione o un atmosfera angosciosa, desolante o assurda.Spesso si utilizza in riferimento a procedure istituzionali eccessivamente complicate.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi