Il tesoro della letteratura - volume 3

Il romanzo europeo del primo Novecento in sintesi Kafka studia e vive a Praga. Qui, tra Ottocento e Novecento, risiedono molti cittadini cechi, una comunità tedesca e una rilevante comunità ebraica. Tutti sono portatori di propri costumi e tradizioni. Il padre di Kafka ha origini ceche e la madre è tedesca di religione ebraica: pertanto, lo scrittore non si sente di appartenere pienamente a nessuna. Kafka è sopraffatto da sentimenti di angoscia, disagio, inquietudine. L autore proietta nei protagonisti questi sentimenti: il mancato adeguamento ai canoni della società borghese; il tentativo di ribellarsi al padre e all autorità che rappresenta è vano; la frustrazione per non riuscire a sposarsi. La metamorfosi è il racconto più noto di Kafka. Il punto di partenza è la trasformazione del protagonista in un insetto. Mentre Gregor tenta di adattarsi alla vita nel nuovo corpo, sconosciuto e rivoltante, la sua famiglia lo rimuove in fretta dalla propria quotidianità. Praga e la doppia estraneità dello scrittore L opera di Kafka è inseparabile da Praga, la città in cui lo scrittore trascorre la sua vita tormentata. Tra la fine dell Ottocento e i primi anni del Novecento vi risiedono oltre 400 000 cittadini cechi, circa 34 000 tedeschi: mentre la popolazione ceca è formata prevalentemente dalle classi sociali più povere, la minoranza tedesca è composta da ricchi borghesi, direttori di banca, professori, ufficiali dell esercito e impiegati dello Stato. Accanto ai cechi e ai tedeschi, che dispongono di istituzioni culturali (teatri, università e scuole, giornali) rigorosamente separate per lingua e nazionalità, un altra presenza, quella di una comunità ebraica piuttosto cospicua (circa 40 000 persone), conferisce alla capitale boema un carattere peculiare, legato appunto alla cultura e alle tradizioni di quel popolo. Kafka vive perciò una condizione di doppia estraneità: rispetto ai cechi in quanto tedesco, ma anche rispetto ai tedeschi in quanto ebreo. Una scrittura autobiografica Oppresso dal mondo familiare e lavorativo, divorato da un invincibile senso di inadeguatezza, Kafka trasferisce nella scrittura le sue ossessioni. Molti dei protagonisti delle sue opere sembrano infatti condurre un esistenza soffocante simile a quella dell autore, sopraffatti dalle sue stesse angosce. Lo scrittore avverte in maniera tormentosa la propria incapacità di adempiere ai doveri imposti dalla morale borghese e dalla religione ebraica. Il contrasto con la figura paterna che attraversa in modo traumatico tutta l esistenza di Kafka e costituisce uno dei motivi centrali della sua scrittura non è soltanto il segnale della contrapposizione tra generazioni che caratterizza in particolare gli anni a cavallo della Prima guerra mondiale, ma anche l esasperazione di una vicenda personale: nel racconto La condanna (scritto nel 1916 e pubblicato postumo) e poi nella Lettera al padre (1919, ma anch essa uscita dopo la morte dell autore), il padre è il simbolo di una istituzione autoritaria, la famiglia, ma la ribellione contro l onnipotenza dell autorità genitoriale è sempre destinata al fallimento. Anche il progetto di un matrimonio, che Kafka non realizzerà mai, e il complicato rapporto con le donne contribuiscono ad accrescere in lui questa sensazione di inettitudine. La metamorfosi Nel racconto La metamorfosi il principio su cui sono costruite molte fiabe, vale a dire la trasformazione del protagonista in un animale, diventa l assurdo inizio del racconto: «Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, Gregor Samsa si trovò trasformato in un enorme insetto . Ma nel racconto di Kafka, diversamente da quanto accade nelle storie per bambini, il ritorno all aspetto umano non avviene: nella vicenda, che sembra un incubo notturno, Gregor si ritrova a cercare di sopravvivere in un corpo estraneo che non riesce a muovere, mentre la famiglia si dimentica rapidamente chi era nelle sembianze umane, quasi provando fastidio e vergogna per la sua presenza; tanto che, una volta morto, verrà impietosamente spazzato via dalla scopa della domestica, proprio come un insetto molesto. Il castello e America Nel romanzo Il castello il luogo misterioso in cui è ambientata la vicenda è la rappresentazione simbolica di un autorità superiore, incombente, che fa del protagonista un accusato e un estraneo rispetto al resto della comunità degli abitanti del villaggio: il castello appare lontano e irraggiungibile al geometra K., e inutili risultano i suoi tentativi di stabilire un contatto con quel mondo. In America, infine, il sedicenne Karl Rossmann viene allontanato dalla famiglia per una colpa commessa e inviato in America, dove è destinato a perdersi in una realtà che fatica a comprendere. 531

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi