Il tesoro della letteratura - volume 3

L epoca e le idee in sintesi Trieste (sotto l Impero austro-ungarico fino al 1918) è punto d incontro di culture diverse. Vi risiedono intellettuali come Svevo, Saba, Carlo Michelstaedter, Scipio Slataper. Montale, Sbarbaro e altri sono accomunati da caratteri etici e letterari legati alla loro origine ligure. A Firenze sono presenti importanti case editrici e si pubblicano riviste che spesso propongono riflessioni critiche rispetto alla linea politica ufficiale. Solaria , Il Selvaggio , Il Bargello e L Universale sono espressione della battaglia antiborghese e anticapitalistica di intellettuali militanti favorevoli al regime. Negli anni Trenta si sviluppa il dibattito sulla poesia ermetica grazie a due riviste, Il Frontespizio e Campo di Marte . Nella capitale hanno sede le più importanti istituzioni culturali nate in epoca fascista: l Enciclopedia italiana, la Reale Accademia d Italia, il ministero della Cultura popolare, la radio, l industria cinematografica, le grandi riviste finanziate dallo Stato o dal Partito nazionale fascista. Napoli mostra fermenti originali e indipendenti dagli indirizzi culturali legati al potere. Vi opera Benedetto Croce, il quale nel 1903 fonda La Critica . Il caso di Trieste Basta scorrere i nomi di alcuni tra i più importanti letterati italiani del primo Novecento da Italo Svevo a Umberto Saba, da Carlo Michelstaedter a Scipio Slataper per intuire il contributo apportato da Trieste alla cultura nazionale. Sotto l Impero austro-ungarico fino al 1918, Trieste è un crogiolo cosmopolita di culture diverse, a contatto con i più importanti sviluppi del pensiero europeo (la psicanalisi, per esempio), ospite accogliente di artisti e letterati (come il romanziere irlandese James Joyce). La Liguria dei poeti Come vedremo, esiste una sorta di linea ligure che raccoglie alcuni dei nomi più importanti della poesia italiana novecentesca: oltre a Montale e Sbarbaro, Giovanni Boine, Angiolo Silvio Novaro, Piero Jahier, per indicare i maggiori. Tra questi poeti non c è soltanto un affinità anagrafica e biografica; tutti condividono caratteri etici e letterari derivanti dalla loro origine ligure. La vivacità di Firenze Abbiamo visto che Firenze è la culla della giovane generazione di intellettuali che, attirati dalle campagne circostanti, propongono attraverso le riviste un nuovo modello di cultura impegnata. Si tratta di un fenomeno che si protrae per decenni, anche grazie a una delle più intraprendenti case editrici italiane, la Vallecchi. Durante il ventennio fascista non viene meno il ruolo di Firenze come effervescente laboratorio di giovani energie intellettuali più inclini alla fronda e alla contestazione che all ortodossia e al conformismo. Nel capoluogo toscano hanno sede infatti le riviste Solaria (che esprime un esigenza di sprovincializzazione della letteratura italiana), Il Selvaggio , Il Bargello e L Universale , espressione, sia pure con modi e finalità diverse, della battaglia antiborghese e anticapitalistica di intellettuali militanti favorevoli al regime (come Curzio Malaparte, Mino Maccari, Berto Ricci e i cosiddetti fascisti di sinistra quali Pratolini, Bilenchi, Vittorini), spesso su posizioni critiche rispetto alla linea politica ufficiale. Inoltre, sempre a Firenze, si sviluppa negli anni Trenta il dibattito sulla poesia ermetica, ancora una volta grazie a due giornali che ospitano spesso le poesie e le riflessioni dei protagonisti di questa corrente letteraria: Il Frontespizio (1929-1940) e Campo di Marte (1938-1939). Politici e impiegati: la nuova Roma Roma è il simbolo del ritorno all ordine dopo la stagione delle avanguardie (qui viene a vivere e a operare Marinetti già qualche anno prima di diventare membro della Reale Accademia d Italia). La capitale è il luogo del potere, della politica e della burocrazia, nonché centro delle aspirazioni imperiali di Mussolini, che in omaggio a esse rivoluziona l aspetto urbanistico ed edilizio della città. A Roma convergono molti intellettuali del Sud (in particolare dalla Sicilia); qui, del resto, il fascismo insedia gli organismi culturali al servizio della sua fabbrica del consenso: l Enciclopedia italiana, la Reale Accademia d Italia, i vari istituti legati al ministero della Cultura popolare, la radio, l industria cinematografica, le grandi riviste finanziate dallo Stato o dal Partito nazionale fascista e dirette talvolta da personaggi di primo piano (è il caso di Primato , il quindicinale fondato nel 1940 da Giuseppe Bottai, a cui collaborano le più importanti firme della cultura italiana, alcune delle quali sospettate di antifascismo). Napoli e Benedetto Croce A Napoli si registrano per tutta la prima metà del secolo fermenti originali e indipendenti dalle tendenze culturali legate al potere. La cultura cittadina, in particolare, si identifica con il magistero di Benedetto Croce, che vi opera per quasi tutta la vita. Nel 1903, nello stesso anno in cui a Firenze nascono Leonardo e Il Regno , a Napoli Croce fonda La Critica , la rivista che per molti decenni si contrapporrà al dilagare dell irrazionalismo, affermandosi durante il fascismo come uno dei pochi centri di opposizione culturale alla dittatura. 501

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi