D3 - Programma sintetico

L epoca e le idee in sintesi le avanguardie (dal Futurismo al Cubismo, dall Espressionismo all Astrattismo, dal Dadaismo al Surrealismo). Il termine avanguardia , proprio del linguaggio militare, rivela le intenzioni dei gruppi che lo impiegano: l ambizione di porsi alla testa di una generazione per sperimentare linguaggi artistici e letterari ma anche politici in polemica con la tradizione, mettendo in discussione la natura dell arte e di tutta la cultura. Il letterato deve rifiutare ogni idea di separatezza culturale e impegnarsi in prima persona per cambiare la società. Egli si sente protagonista all interno di una sorta di partito degli intellettuali destinato a creare una giovane aristocrazia per modificare la mentalità e gli orizzonti ideologici degli individui. Le riviste fiorentine promuovono il culto dell individuo e un idea elitaria dell arte e della cultura che esalta l irrazionalismo, il nazionalismo, lo spiritualismo e l azione. La guerra è celebrata come un opportunità per liberarsi della mediocrità della democrazia e per cancellare la civiltà della massa, costruendone una nuova basata sul genio e sull individualità. Prima dell ingresso dell Italia nella Grande guerra, molti di questi intellettuali si schierano con gli interventisti. A favore della guerra Quella promossa dalle riviste fiorentine è una concezione dell esistenza fondata sul culto dell individuo e della pienezza vitale, sulla visione idealistica del soggetto creatore e su un idea elitaria dell arte e della cultura, che oppone l irrazionalismo al razionalismo, il nazionalismo al cosmopolitismo, lo spiritualismo al materialismo, l azione al pensiero astratto. Non sorprende pertanto di trovare spesso, in questi periodici, l esaltazione della guerra, celebrata come un occasione propizia per cancellare la banale volgarità dal mondo e per rappresentare una via d uscita dalla mediocrità della democrazia, azzerando la civiltà della massa e del numero per costruirne una basata sul genio e sull individualità. Molti di questi intellettuali aderiscono infatti, prima dell ingresso dell Italia nella Grande guerra, alle tesi interventiste, mossi dalle suggestioni del nazionalismo, dal disprezzo per il basso profilo e per il moderatismo dell Italietta giolittiana, dallo spirito irredentistico, dal desiderio di cancellare l egemonia imperialistica di Austria e Germania, e perfino in molti esponenti della sinistra rivoluzionaria dalla speranza di trasformare la vittoria militare nella futura conquista del potere da parte del proletariato. DOCUMENTO 3 Programma sintetico Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini, Leonardo , 1903, I, 1 Gli autori Giovanni Papini nasce a Firenze nel 1881. Maestro e poi bibliotecario, fonda con alcuni amici la rivista Leonardo . autore di prose narrative e di saggi; nel 1912 diventa direttore della Voce , mentre l anno successivo, con Ardengo Soffici, fonda Lacerba , nel momento della sua adesione al Futurismo. Dopo la guerra, di cui è tra i più accesi sostenitori, si converte al cattolicesimo, pubblicando nel 1921 una Storia di Cristo che riscuote un grande successo anche al di fuori dell Italia. Fascista convinto e Accademico d Italia, dopo la Seconda guerra mondiale, gravemente malato, vive isolato dal mondo culturale. Muore a Firenze nel 1956. Giuseppe Prezzolini nasce a Perugia nel 1882. Si trasferisce giovanissimo a Firenze, dove diventa, con Papini, animatore del Leonardo . Fondatore nel 1908 del settimanale La Voce (che dirige, con qualche interruzione, fino al 1914), dopo aver partecipato come volontario alla Grande guerra approda a un conservatorismo scettico, in cui si riflettono il disprezzo della politica contingente e la difesa di una posizione intellettuale aristocratica. Diviso tra l ammirazione per Mussolini e il rifiuto dei metodi fascisti, si stabilisce per alcuni anni a Parigi e, dal 1929, a New York. Tornato in Italia nel 1962, si trasferisce poi a Lugano, dove muore nel 1982. Il primo numero del Leonardo presenta una sorta di identikit dei collaboratori della rivista, uniti sotto il nume tutelare del genio creatore per eccellenza, Leonardo da Vinci, simbolo di un individualismo insidiato dalla massificazione della politica e dell arte. A stilare il programma sono i principali animatori dell iniziativa, a partire da Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini. 487

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi