Il tesoro della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento 35 40 Io ti dirò verso quali reami d amor ci chiami il fiume, le cui fonti eterne a l ombra de gli antichi rami parlano nel mistero sacro dei monti; e ti dirò per qual segreto le colline su i limpidi orizzonti s incùrvino come labbra che un divieto chiuda, e perché la volontà di dire le faccia belle 45 50 oltre ogni uman desire e nel silenzio lor sempre novelle consolatrici, sì che pare che ogni sera l anima le possa amare d amor più forte. Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l attesa che in te fa palpitare le prime stelle! 36 il fiume: l Arno. 39 per qual segreto: per custodire quale segreto. 41 s incùrvino: si pieghino. 42 la volontà di dire: il loro desiderio di parlare (e svelare il segreto). 44 desire: desiderio. 45-46 nel silenzio consolatrici: le renda, pur nel loro silenzio, portatrici di nuovi conforti. 49 tua pura morte: il tuo lento svanire nella notte. 50-51 per l attesa che in te fa palpitare le prime stelle: per l at- tesa della notte che fa vibrare la luce delle prime stelle nel tuo cielo (in te). Jean-Baptiste-Camille Corot, Stagno con tre mucche e luna crescente (particolare), 1850. Collezione privata. Dentro il TESTO Dolce evocazione di una sera estiva La contaminazione tra dato reale e dato psichico 438 I contenuti tematici Siamo in una sera di giugno, bagnata dalla pioggia (commiato lacrimoso de la primavera, v. 21) e illuminata dal pallido barlume della luna, nel momento evanescente del crepuscolo: un momento di passaggio, di trasformazioni impercettibili, carico di attesa e suggestione. Nel silenzio immobile del calare del giorno si percepiscono solo vaghi, lievissimi suoni, piccole variazioni di luce, il fruscio delle foglie del gelso che un contadino, su una scala appoggiata al tronco, raccoglie. Il paesaggio collinare fiorentino, con la sua dolcezza, i suoi uliveti e il fiume Arno, assiste alla fine della primavera, che muore e si trasforma in estate: immerso in questa atmosfera sta il poeta, che contempla e loda la sera tuffandosi nel suo grembo fresco e dolce, pronto ad afferrare tutte le fuggevoli sensazioni (visive, olfattive, uditive, tattili, anche gustative) che provengono dalla natura. Accanto a lui si coglie una presenza femminile, silenziosa, in attesa di apprendere dall amante un arcana rivelazione: il mistero sacro dell amore, che le labbra (v. 41) delle colline sembrano voler svelare. Abbiamo provato a sintetizzare il contenuto della lirica, sebbene essa non presenti uno sviluppo logico-discorsivo, ma si articoli in un libero fluire di immagini e percezioni, legate tra loro da una catena ininterrotta di analogie*. Più che descrivere, infatti, il poeta esprime uno stato d animo sospeso e indefinito attraverso impressioni e suggestioni. Anche l apparizione della luna, che è l immagine centrale della prima strofa, non viene rappresentata, ma evocata come il momento miracoloso della sera, contemplata nel gioco degli scambi tra dimensione psichica e dato naturale, fra realtà fisica e trasfigurazione antropomorfica. La stessa tacita presenza della donna, alla quale si rivolge il

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi