T12 - Il tuono

Il secondo Ottocento T 12 Il tuono audiolettura Il tuono appartiene a una fase successiva rispetto ai due precedenti componimenti e viene inserito in Myricae solo nella quinta edizione, nel 1900, quale seguito del Lampo. Alla paura generata dal lampo segue ancora inquietante il fragore del tuono, che però si smorza presto, fino a un silenzio rotto a sua volta, finalmente, da una voce umana che si leva limpida, rassicurante e consolante: quella di una madre che canta una ninna nanna. La consolazione dopo la paura METRO Ballata minima di endecasillabi. E nella notte nera come il nulla, 5 a un tratto, col fragor d arduo dirupo che frana, il tuono rimbombò di schianto: rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo, e tacque, e poi rimareggiò rinfranto, e poi vanì. Soave allora un canto s udì di madre, e il moto di una culla. 2 arduo: scosceso. 4 cupo: con un rumore sordo. 5 rimareggiò rinfranto: produsse un ru- more simile a un eco, come fa l onda nella risacca, quando rifluisce dopo essersi infranta sulla battigia o sugli scogli. 6 vanì: svanì. Giorgione, Tempesta (particolare), 1506 ca. Venezia, Gallerie dell Accademia. Dentro il TESTO Oltre la semplicità delle impressioni Temporali interiori 374 I contenuti tematici Una lettura superficiale di queste tre poesie potrebbe indurre a cogliere soltanto i tratti tipici dell impressionismo di Pascoli: la brevità del testo, la rappresentazione di un effetto meteorologico transitorio mediante poche pennellate cromatiche, la costruzione del quadro per tocchi giustapposti ricordano da vicino l istintiva modalità con cui i pittori dell Impressionismo francese dipingevano le loro tele. In realtà, come scrive Elio Gioanola, «i temporali pascoliani non si risolvono mai in pioggia, perché sono temporali psicologici , non reali. Riflettono assai più una turbata condizione interiore che una situazione vera . Le immagini visive e coloristiche del paesaggio naturale infatti non vanno lette in chiave realistica: non è la scena in sé a contare, ma i riflessi della realtà sconvolta e le sensazioni che essa suggerisce alla sensibilità soggettiva del poeta. L evento naturale acquista un valore simbolico e la semplice percezione sensoriale assume un impronta visionaria, quasi di sogno: in tal modo, sulla vita della natura si proiettano, come sempre, le suggestioni dolorose che tormentano il poeta. Nel caso dei tre testi riportati, Temporale ci presenta soprattutto il quadro visivo di un paesaggio nei momenti precedenti l esplosione del fenomeno: il suono del tuono è appena percettibile in lontananza e tutta l attenzione dell autore si indirizza ai colori della campagna in attesa della tempesta. Il lampo e Il tuono, liriche non a caso poste una dopo l altra nell edizione definitiva di Myricae, costituiscono due momenti legati fra loro: all istante accecante del lampo segue il fragore del tuono. Tale continuità è sottolineata

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi