T6 - Lavandare

Il secondo Ottocento T6 Lavandare audiolettura Il titolo del componimento lascerebbe pensare alla descrizione di un lavoro o di una scena agreste. Qui invece la tessitura sonora e i particolari elencati creano ulteriori suggestioni e alludono a significati simbolici. Malinconia e senso di abbandono METRO Madrigale, formato da 2 terzine e 1 quartina di endecasillabi. Nel campo mezzo grigio e mezzo nero resta un aratro senza buoi, che pare dimenticato, tra il vapor leggiero. 5 10 E cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene. Il vento soffia e nevica la frasca, e tu non torni ancora al tuo paese! quando partisti, come son rimasta! come l aratro in mezzo alla maggese. 1 mezzo nero: la parte del campo non arata presenta un colore grigio, mentre quella arata ha la coloritura cupa del terreno smosso da poco. 3 vapor leggiero: è la leggera nebbia del mattino, che sale dal terreno. 4 gora: è il canale (di mulino o di irrigazione) in cui si lavavano i panni. 5 sciabordare: il rumore dei panni smossi e battuti nell acqua. 6 spessi: frequenti. cantilene: sono i canti popolari delle donne, detti cantilene perché tradizionalmente lenti e ritmicamente scanditi. I successivi versi della quartina riportano parte di uno di questi canti. 7 nevica la frasca: i rami degli alberi perdono le foglie (in questo caso nevica sarebbe usato in senso intransitivo e il soggetto sarebbe la frasca). Altri intendono invece: il vento scuotendo i rami stacca la neve che vi si è depositata (in questo caso il soggetto sarebbe il vento, nevica sarebbe transitivo e la frasca sarebbe il complemento oggetto). 8 tu: la persona amata, che è andata via dal paese. 10 maggese: campo arato a maggio e poi non seminato (ciclicamente si lasciava incolta una porzione di terreno per dare riposo alla terra e permetterle di tornare fertile). Analisi ATTIVA Paesaggio e abbandono 1 Attribuisci un breve titolo a ciascuna delle tre strofe del testo. Strofa 1 Strofa 2 Strofa 3 362 I contenuti tematici In un giorno autunnale il poeta contempla un paesaggio campestre e percepisce dai rumori la presenza, lungo le rive di un vicino canale, di alcune lavandaie (lavandare è il termine popolare toscano). Sono i tonfi dei panni immersi nell acqua e sbattuti sulle sponde della gora (v. 4), ma soprattutto il triste canto delle donne, che Pascoli trascrive quasi letteralmente da una raccolta di canti tradizionali marchigiani. Il motivo è tipico di molti stornelli popolari: il lamento di una donna abbandonata dall amato, che è partito lasciandola sola e sconsolata.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi