Il tesoro della letteratura - volume 3

Verga & Beppe Fenoglio 5 10 1 razza che da noi si marchia: è prassi marchiare le bestie con un numero o una sigla. 2 mezzi zingari: chi va per mercati conduce un esistenza errabonda, un po come gli zingari. 3 l ala del mercato: la tettoia, sotto la quale trovano spesso ricovero i banchi del mercato. 4 a tocco e spanna: gioco di strada con le biglie. 5 straordinaria: fuori dell ordinario, non usuale. 6 solo più: soltanto. Regionalismo piemontese. 7 bilie: biglie. 8 avventarsi: correre verso di lei. 9 grembiale: grembiule. 10 acciugaio: venditore di acciughe. 11 I suoi: i parenti. 12 un commercio: un attività. 13 Neh: vero. 14 la rimise in posizione: la rimise al suo posto. 15 sposalizio: nozze. 16 scoramento: avvilimento. 17 alla vicaria di Murazzano: chiesa parrocchiale di Murazzano, paese dell Alta Langa. 18 dava alla vista: dimostrava. 19 pustole: foruncoli. 20 dopo vespro: alla sera. 21 le levò quel groppo: le tolse quella tristezza. 22 il tormento frusta: i ragazzini che giocavano a biglie con Catinina seguono il carretto, nonostante lo sposo li minacci con la frusta. 23 pedaggera: strada che da Alba va verso la Liguria. 24 già ben macinata di ghiaia: con le ruote del carro, perché le strade al tempo non erano asfaltate. L espressione significa ne avevano fatta di strada . 25 Montezemolo: uno degli ultimi paesi delle Langhe. 26 voi: allora in uso anche fra coniugi, ma non fra ragazzi. 242 15 20 25 30 35 40 45 50 Catinina del Freddo era di quella razza che da noi si marchia1 col nome di mezzi zingari2 perché mezza la loro vita la passano sotto l ala del mercato.3 Proprio sotto l ala si trovava, a tredici anni giusti, a giocare coi maschi a tocco e spanna,4 quando sua madre le fece una chiamata straordinaria.5 «Lasciami solo più6 giocare queste due bilie! 7 le gridò Catinina, ma sua madre fece la mossa di avventarsi8 e Catinina andò, con ben più di due bilie nella tasca del grembiale.9 A casa c era suo padre e sua sorella maggiore, tra i quali vennero a mettersi lei e sua madre, e così tutt insieme fronteggiavano un vecchio che Catinina conosceva solo di vista, con baffi che gli coprivano la bocca e nei panni un cattivo odore un po come quello dell acciugaio.10 I suoi11 di Catinina stavano come sospesi davanti al vecchio, e Catinina cominciò a dubitare che fosse venuto per farsi rendere ad ogni costo del denaro imprestato e i suoi l avessero chiamata perché il vecchio la vedesse e li compatisse. Invece il vecchio era venuto per chiedere la mano di Catinina per il suo nipote che aveva diciotto anni e già un commercio12 suo proprio. Sua madre si piegò e disse a Catinina: «Neh13 che sei contenta di sposare il nipote di questo signore? Catinina scrollò le spalle e torse la testa. Sua madre la rimise in posizione:14 «Neh che sei contenta, Catinina? Ti faremo una bella veste nuova, se lo sposi . Allora Catinina disse subito che lo sposava e vide il vecchio calar pesantemente le palpebre sugli occhi. «Però la veste me la fate rossa aggiunse Catinina. «Ma rossa non può andare in chiesa e per sposalizio.15 Perché ti faremo una gran festa in chiesa. Avrai una veste bianca, oppure celeste . A Catinina la gran festa in chiesa diceva poco o niente, quella veste non rossa già le cambiava l idea, per lo scoramento16 si lasciò piombare una mano in tasca e fece suonare le bilie. Allora la sorella maggiore disse che le avrebbero portato tanti confetti; a sentir questo Catinina passò sopra alla veste non rossa e disse di sì su tutto. Anche se quei confetti non finivano in bocca a lei. Si sposarono alla vicaria di Murazzano,17 neanche un mese dopo. Lo sposo dava alla vista18 meno anni dei suoi diciotto dichiarati, aveva una corona di pustole19 sulla fronte, più schiena che petto, e certi occhi grigi duretti. Fecero al Leon d Oro il pranzo di nozze, pagato dal vecchio e dopo vespro20 partirono. C era tutto il paese a salutar Catinina, e perfino i signori ai loro davanzali. Lo sposo, che era padrone di mula e carretto, aveva giusto da andare fino a Savona a caricar stracci, che era il suo commercio, e ne approfittava per fare il viaggio di nozze con Catinina. Alla sposa venne da piangere quando, salita sul carretto, dominò di lassù tutta quella gente che rideva, ma le levò quel groppo21 un cartoccio di mentini che le offrì una donna anche lei della razza dei mezzi zingari. Alla fine partirono, ma ancora a San Bernardo avevano il tormento di quei bastardini che fino a ieri giocavano alle bilie con la sposa. Quantunque lo sposo non tardasse a girare la frusta.22 Viaggiavano sulla pedaggera23 e ne avevano già ben macinata di ghiaia,24 e Catinina non aveva ancora aperto la bocca se non per infilarci quei mentini uno dopo succhiato l altro, e lo sposo le sue quattro parole le aveva dette alla mula. Ma passato Montezemolo25 lo sposo si voltò e le disse: «Voi adesso la smettete di mangiare quei gommini verdi , e Catinina smise, ma principalmente per lo stupore che lo sposo le aveva dato del voi.26

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi