Il tesoro della letteratura - volume 3

Finestra sul CONTEMPORANEO Il paesaggio che schiaccia Fenoglio rappresenta, infatti, nella sua concretezza quotidiana, la violenza che domina la vita degli uo mini: sia la violenza dell ambiente naturale e sociale che condanna il popolo semplice dei contadini e della gente più umile, sia la violenza che l uomo esercita sul prossimo nelle pagine più dolorose della Storia, come quella di una tragica guerra fratricida. Anche l aspro paesaggio delle Langhe sembra sugge rire il destino di sofferenza che si abbatte sugli indivi dui, al di là di ogni contingenza storica (anche in que sto si coglie un riverbero dell esperienza verghiana): nuvole, nebbia, vento, fango, soprattutto una pioggia biblica e incessante costituiscono, in un certo qual modo, le metafore naturali di un fato inesorabile da cui non è lecito attendersi altro che la brutalità del male. Partigiani e povera gente Nato ad Alba, in Piemonte, nel 1922, Beppe Fenoglio matura presto una grande passione per la letteratura, specie quella anglosassone; inoltre, grazie all influenza di alcuni insegnanti (tra questi, il filosofo Pietro Chio di), apprende i valori che dopo il 1943 lo portano a unirsi ai reparti partigiani attivi sulle Langhe, le colline che circondano la sua città natale: in un primo momento si arruola con i rossi della Brigata Garibal di, poi entra nelle formazioni badogliane (cioè fedeli al nuovo governo presieduto dal maresciallo Pietro Ba doglio), dette azzurre dal colore del fazzoletto porta to al collo di chi vi faceva parte. Dopo la Liberazione, mette a frutto la conoscenza della lingua inglese lavo rando come corrispondente con l estero per un azienda vinicola, ma contemporaneamente consacra i momenti liberi alla scrittura. Al 1952 risale la pubblicazione del primo libro, un volume di racconti dal titolo I ventitré giorni della città di Alba, ispirati alla guerra partigia na, di cui Fenoglio offre un quadro anticonformistico, a volte perfino burlesco, che suscita molte critiche negli ambienti di sinistra. La stessa rappresentazione che mai cede alla retorica si coglie nei successivi due romanzi dedicati alla Resistenza, entrambi postumi (Fenoglio muore infatti a To rino, nel 1963, appena quarantunenne): Una questione privata e Il partigiano Johnny, quest ultimo caratte rizzato da un sorprendente impasto linguistico grazie alla presenza di frasi in inglese, forme dialettali e nu merosi neologismi. Protagonista del libro è il giovane Johnny che, aggregatosi alle formazioni partigiane con l impulso di diventare un eroe, prende progressivamen te coscienza del carattere della guerra moderna: non più Beppe fenoglio al tavolo di lavoro, 1955-1960. un occasione per acquistare gloria, ma un evento dram matico nel quale gli individui si ritrovano soli, satelliti fragili di un cosmo di morte, svuotato di senso. La vita contadina delle Langhe è invece l oggetto privilegiato dell altro filone della narrativa di Feno glio: il romanzo La malora (1954), storia di due fami glie langarole impegnate, agli inizi del secolo, nel la dura lotta per la sopravvivenza, e i racconti riuniti nel 1963 sotto il titolo Un giorno di fuoco portano sulla scena un umanità violenta e passionale, im mersa in un mondo sospeso e quasi fuori dal tempo. L autore descrive i personaggi senza alcuna volontà di sublimarli: recuperando l artificio verghiano della re gressione, esprime il loro punto di vista immergendosi nelle vicende raccontate e utilizzando un linguaggio popolare per dar vita alla dura dimensione remota e primordiale in cui essi vivono. Nel racconto che proponiamo, dal titolo La sposa bambina , ci troviamo nel Piemonte della prima metà del Novecento. La protagonista, Catinina, ha appena tredici anni: è una ragazzina che ama giocare a biglie fra i banchi del mercato, dove lavorano i suoi genitori. Un giorno la madre la chiama per annunciarle una novità destinata a spezzare la sua adolescenza e a cambiarle la vita. 241

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi