Il tesoro della letteratura - volume 3

Giovanni Verga I Malavoglia 80 capo sul petto, e a pensare a tutta la sua storia. A poco a poco il mare cominciò a farsi bianco, e i Tre Re ad impallidire, e le case spuntavano ad una ad una nelle vie scure, co gli usci chiusi, che si conoscevano tutte, e solo davanti alla bottega di Pizzuto12 c era il lumicino, e Rocco Spatu13 colle mani nelle tasche che tossiva e sputacchiava. «Fra poco lo zio Santoro14 aprirà la porta , pensò Ntoni, «e si accoccolerà sull uscio a comincia re la sua giornata anche lui . Tornò a guardare il mare, che s era fatto amaranto,15 tutto seminato di barche che avevano cominciato la loro giornata anche loro, riprese la sua sporta, e disse: «Ora è tempo d andarsene, perché fra poco comincierà a passar gente. Ma il primo di tutti a cominciar la sua giornata è stato Rocco Spatu . 11 Tre Re Puddara: i Tre Re sono le stel- le che formano la costellazione di Orione, mentre la Puddara (letteralmente, in dialetto siciliano, la chioccia ) è la stella maggiore delle Pleiadi. 12 Pizzuto: il barbiere del paese. 13 Rocco Spatu: un vagabondo ubriaco- ne, che, insieme con Pizzuto, era stato un compagno di gioventù di Ntoni. 14 zio Santoro: il padre, cieco, dell ostessa. 15 amaranto: colore rosso intenso con sfumature violacee, caratteristico dei fiori dell omonima pianta. Dentro il TESTO L irrimediabile taglio delle radici Il problema dell ultima frase I contenuti tematici Inatteso e quasi irriconoscibile, Ntoni si ripresenta ad Aci Trezza. La famiglia è torna ta ad abitare nella casa del nespolo, riconquistata grazie al lavoro e alla fatica di Ales si. Quello del giovane figliol prodigo appare a prima vista come una sorta di ritorno mitico verso il luogo delle radici e della memoria familiare, vale a dire verso la terra e la casa dei padri. Il viaggio a ritroso simboleggia il pentimento per aver sconsacrato il passato e le tradizioni: ora il tentativo di ricostruire il tempio della famiglia e degli af fetti suggella la sua riconversione e la definitiva scomparsa delle lusinghe di un futuro diverso che lo hanno condotto a scelte sbagliate. A casa Ntoni trova la sorella Mena e il fratello Alessi, che nel frattempo si è sposa to con Nunziata, dalla quale ha avuto dei figli. Ntoni è profondamente mutato da quel giorno nel quale, cinque anni prima, era partito, non solo fisicamente ma anche interior mente: ora ha compreso che l unico luogo in cui avrebbe potuto realizzare sé stesso era proprio questo. Tuttavia egli ormai è consapevole che non può più rimanere, perché ha tradito le proprie origini: allora non sapevo nulla, e qui non volevo starci, ma ora che so ogni cosa devo andarmene (rr. 5253). Il peso della colpa (il contrabbando, l accoltellamento di don Michele, il disonore del carcere) lo estromette dalla famiglia e gli rende amaro anche il cibo (dacché son qui la minestra mi è andata tutta in veleno, rr. 1718). Ntoni ha rifiutato l «ideale dell ostrica e, anche se adesso prova nostalgia, la morale verghiana è chiara e impietosa: recidere le radici porta alla solitudine e alla disperazione. Il romanzo si chiude con una frase apparentemente banale e antilirica: Ma il primo di tutti a cominciar la sua giornata è stato Rocco Spatu. Si tratta di uno dei punti di più controversa interpretazione. C è chi ha ritenuto di poter parlare di una conversione di Rocco Spa tu: in un paese dove Ntoni, al suo ritorno, trova tante cose mutate, anche il più fannul lone è cambiato, anzi è diventato un solerte lavoratore, il primo a cominciare la giornata lavorativa. Altri critici propendono invece per una lettura opposta: non essendoci pre cisi segnali di un ravvedimento di Rocco Spatu, si può pensare che egli abbia trascorso come al solito la notte all osteria e che all alba si avvii verso casa per andare a dormire. Per alcuni, ancora, il senso di questa frase va ricercato nella constatazione del pre valere di una quotidianità che l esule Ntoni si dispera di aver perso: in tal senso Rocco Spatu rappresenterebbe, semplicemente, un elemento emblematico di quella normalità 223

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi