Il tesoro della letteratura - volume 3

Il secondo Ottocento 35 40 45 50 55 60 65 70 75 dare una coltellata a don Michele, e di starsene nei guai,5 non gli bastava l animo6 di passare da una camera all altra se non glielo dicevano. Alessi che gli vide negli occhi il desiderio, lo fece entrare nella stalla, col pretesto del vitello che aveva comperato la Nunziata, ed era grasso e lucente; e in un canto c era pure la chioccia coi pulcini; poi lo condusse in cucina, dove avevano fatto il forno nuovo, e nella camera accanto, che vi dormiva la Mena coi bambini della Nunziata, e pareva che li avesse fatti lei. Ntoni guardava ogni cosa, e approvava col capo, e diceva: «Qui pure il nonno avrebbe volu to metterci il vitello; qui c erano le chiocce, e qui dormivano le ragazze, quando c era anche quell altra . Ma allora non aggiunse altro, e stette zitto a guardare intorno, cogli occhi lustri. In quel momento passava la Mangiacarrubbe,7 che andava sgri dando Brasi Cipolla per la strada, e Ntoni disse: «Questa qui l ha trovato il marito; ed ora, quando avranno finito di quistionare,8 andranno a dormire nella loro casa . Gli altri stettero zitti, e per tutto il paese era un gran silenzio, soltanto si udiva sbattere ancora qualche porta che si chiudeva; e Alessi a quelle parole si fece corag gio per dirgli: «Se volessi anche tu ci hai la tua casa. Di là c è apposta il letto per te . «No! , rispose Ntoni. «Io devo andarmene. Là c era il letto della mamma, che lei inzuppava tutto di lagrime quando volevo andarmene. Ti rammenti le belle chiac chierate che si facevano la sera, mentre si salavano le acciughe? e la Nunziata che spiegava gli indovinelli? e la mamma, e la Lia, tutti lì, al chiaro di luna, che si sentiva chiacchierare per tutto il paese, come fossimo tutti una famiglia? Anch io allora non sapevo nulla, e qui non volevo starci, ma ora che so ogni cosa devo andarmene . In quel momento parlava cogli occhi fissi a terra, e il capo rannicchiato nelle spalle. Allora Alessi gli buttò le braccia al collo. «Addio , ripeté Ntoni. «Vedi che avevo ragione d andarmene! qui non posso starci. Addio, perdonatemi tutti . E se ne andò colla sua sporta sotto il braccio; poi, quando fu lontano, in mez zo alla piazza scura e deserta, che tutti gli usci erano chiusi, si fermò ad ascoltare se chiudessero la porta della casa del nespolo, mentre il cane gli abbaiava dietro, e gli diceva col suo abbaiare che era solo in mezzo al paese. Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni,9 perché il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico. Allora Ntoni si fermò in mezzo alla strada a guardare il paese tutto nero,10 come non gli bastasse il cuore di staccarsene, adesso che sapeva ogni cosa, e sedette sul muricciuolo della vigna di massaro Filippo. Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascol tando il mare che gli brontolava lì sotto. E ci stette fin quando cominciarono ad udirsi certi rumori ch ei conosceva, e delle voci che si chiamavano dietro gli usci, e sbatter d imposte, e dei passi per le strade buie. Sulla riva, in fondo alla piazza, cominciavano a formicolare dei lumi. Egli levò il capo a guardare i Tre Re che luccicavano, e la Puddara11 che annunziava l alba, come l aveva vista tante volte. Allora tornò a chinare il 5 starsene nei guai: stare in carcere. 6 non gli bastava l animo: non aveva il coraggio. 7 Mangiacarrubbe: una ragazza che era riuscita a farsi sposare dal benestante Bra- 222 si Cipolla, a suo tempo promesso sposo di Mena, prima del naufragio della Provvidenza e del rovescio economico dei Malavoglia. 8 quistionare: litigare. 9 fariglioni: grandi scogli che si elevano nel mare a poca distanza dalla costa di Aci Trezza. 10 tutto nero: è buio e non ci sono lumi accesi.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi