Il tesoro della letteratura - volume 3

La giovane narrativa italiana 15 20 25 30 35 40 45 50 55 profondamente deluso tuo padre, di aver fatto soffrire in modo odioso la tua povera mamma, giusto? E guarda che io non sono qui per crocifiggere nessuno, ma loro due poveracci un po li capisco: dev essere un casino triste pensare che il nome dei Talluto, la speranza di non vederlo sparire dalla faccia della Storia, riposi nelle tue inani5 mani di punk. Insomma, yes, parliamoci chiaro, Antò: cos hai fatto di buono, tu, nella vita? Nulla. Niente. Zero. E un po ne sei consapevole. Per questo, in silenzio, dalla finestra dell ostello N ra stai vegliando e con che occhi lucidi di tristezza, Antò un airone solitario disperso nella quiete dei canali. Ti sei trasferito da Berlino ad Amsterdam dopo tre settimane di merolate6 isteriche e rovelli interiori. Cento volte hai rivissuto la scena del tuo incidente bolognese, quando per sciocca imprudenza e malriposta spavalderia sei precipitato dall impalcatura di un cantiere edilizio maciullandoti una tibia. Durante la convalescenza in ospedale avevi giurato rammenti, Antò? di non abbandonare la nuova patria germanica fino al termine dei tuoi giorni: ricordi con quali smanie avevi domandato al controllore teutonico7 «Capo, quanto ce vòle, anc ra, per la madre di tutte le città? . Quello aveva obliterato senza battere ciglio, era filato via dallo scompartimento mentre tu tentavi invano di spiegargli, nel solito pessimo anglopescarese, che forse c aveva davanti l ultima vera roccia degli Abruzzi, un punk italiano perdutamente innamorato di Kreuzberg8 e la sua gente. La verità, purtroppo, è che tu non sei affatto una roccia, Antò, e la prova provata di questo assunto è che ora stai piangendo come un vitello. Ma non ti vergogni, dopo vecchio?9 Hai vagato per Kreuzberg giorno e notte, cercando di farti benvolere, taccare bottone10 con gli squatters11 più irriducibili e sanguinari; ma quei giovani introversi ti hanno snobbato senza pietà. Del resto, buoni tre quarti delle cose che dicevi erano incomprensibili, per loro. Inutile negarlo, Antò, tu le lingue non le conosci, e quando cerchi di parlare inglese il telaio delle frasi è tutto compromesso e stravolto dalla costruzione pescarese. Facciamo un esempio: «Egli è un mio amico , «He s a friend of mine . Tu invece pensi «Coll è am cc a mme e dici «Itt s e fr nd tu mm . E chi vuoi capisca cosa, in Germania? Parli quasi creolo,12 ti rendi conto? Insomma, dato per scontato che facevi meglio a restare a casa tua sul serio non immaginavi che già i punk bolognesi ti guardavano con aria di sufficienza e consideravano un goffo della Madonna ogni volta che comparivi all orizzonte? che successo potevi avere con gli squatters originali teutonici, i diramatori e filologi classici13 di tutte le direttive e filosofie e comportamenti punk più ortodossi? Restare in Germania per sempre, poi: si può essere tanto ingenui? Dio, sul serio speravi di trovare una famiglia nel quartiere più okkupato e sorvegliato di Berlino? 5 inani: vuote, inutili. 6 merolate: sceneggiate, dal nome del po- polare cantante e attore napoletano Mario Merola (1934-2006). 7 teutonico: tedesco. 8 Kreuzberg: quartiere berlinese dove vivono molti immigrati, anche italiani. 1236 9 dopo vecchio: ora che non sei più un bambino. 10 taccare bottone: fare conoscenza rivolgendo la parola a qualcuno. 11 squatters: coloro che occupano abusivamente un alloggio, spesso di proprietà delle istituzioni, anche come gesto di pro- testa sociale. 12 creolo: lingua mista derivata dall uso dei linguaggi europei fatto da popolazioni di colore. 13 filologi classici: metaforicamente rigidi interpreti .

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi