Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila 70 75 elaboratore di messaggi. il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. attraverso lo spirito della televisione che si manifesta in concreto lo spirito del nuovo potere. Non c è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l anima del popolo italiano: il nuovo fascismo,9 attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione), non solo l ha scalfita, ma l ha lacerata, violata, bruttata10 per sempre 9 il nuovo fascismo: il totalitarismo della società dei consumi. 10 bruttata: sporcata. Dentro il TESTO La vera dittatura I contenuti tematici La società dei consumi esercita sulle coscienze un potere coercitivo e omologante pressoché assoluto, e per questo ben superiore a quello della dittatura fascista: Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi (rr. 9-10). Infatti la dittatura mussoliniana per Pasolini aveva ottenuto dal popolo italiano un obbedienza soltanto di facciata, mentre oggi, al contrario, l adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata (rr. 14-15). Perciò conclude lo scrittore la «tolleranza della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana (rr. 16-17): sotto un apparenza di libertà, infatti, la logica economica che impone beni standardizzati per la massa determina inevitabilmente il rifiuto di ogni diversità. Affinché il sistema funzioni e si regga, gli individui devono assomigliare il più possibile l uno all altro, essere insomma «a una dimensione , come scriveva il filosofo tedesco Herbert Marcuse (1898-1979). Il potere negativo della televisione I mezzi con cui si è arrivati a questo risultato sono per lo scrittore principalmente due: lo sviluppo delle infrastrutture (ampliamento della rete stradale e autostradale, motorizzazione tra le altre) che ha avvicinato tutti al Centro e quello delle comunicazioni di massa, con il ruolo decisivo della televisione e della pubblicità nell imporre precisi modelli di comportamento. A proposito di questo strumento di comunicazione, che negli anni Sessanta si era diffuso rapidamente e capillarmente anche in Italia, Pasolini interviene con parole di condanna in varie occasioni. Già in un documentario del 1962, La rabbia, egli aveva pronunciato un terribile atto d accusa: «Una nuova arma è stata inventata per la diffusione dell insincerità, della menzogna, del cattivo latino! [ ] Sperimentano modi per dividere la verità e per porgere la mezza verità che rimane attraverso l unica voce che ha la borghesia per parlare: la voce che contrappone un ironia umiliante a ogni ideale, la voce che contrappone gli scherzi alla Tragedia, la voce che contrappone il buon senso degli assassini agli eccessi degli uomini miti . E aveva definito i futuri spettatori come «milioni di candidati alla morte dell anima . La frustrazione delle masse I modelli di consumo imposti dalla tv e dalla pubblicità sono tuttavia irraggiungibili per la maggior parte degli italiani, che non hanno le possibilità economiche necessarie ad acquistare i beni propagandati e a ottenere un livello di vita adeguato a quegli stes- 1216

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi