T3 - L’omologazione televisiva (Scritti corsari)

Dal secondo Novecento agli anni Duemila Ebbene, è chiaro che Pasolini sta nettamente con gli «apocalittici . Soprattutto nella fase finale della sua produzione artistica (dalla metà degli anni Sessanta in poi) è fortissima l insistenza sulla negatività della moderna società dei consumi e degli strumenti di comunicazione attraverso cui essa diffonde la propria perversa ideologia. un degrado totale dell intelligenza e dei valori autentici, da cui sembra non esistere via d uscita: da qui i toni cupi e disperati che caratterizzano le sue ultime opere. ¥ T3 ¥ L omologazione televisiva Scritti corsari Riportiamo integralmente il capitolo 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in cui Pasolini sviluppa uno dei temi più dibattuti negli Scritti corsari: il pote re occulto ma fortemente seduttivo della nuova ideologia edonistica che ha cam biato il carattere degli italiani spingendoli alla sola ricerca del benessere materiale. Edonismo e repressione 5 10 15 20 Molti lamentano (in questo frangente dell austerity)1 i disagi dovuti alla mancanza di una vita sociale e culturale organizzata fuori dal Centro «cattivo nelle periferie «buone (viste come dormitori senza verde, senza servizi, senza autonomia, senza più reali rapporti umani). Lamento retorico. Se infatti ciò di cui nelle periferie si lamenta la mancanza, ci fosse, esso sarebbe comunque organizzato dal Centro. Quello stesso Centro2 che, in pochi anni, ha distrutto tutte le culture periferiche dalle quali appunto fino a pochi anni fa era assicurata una vita propria, sostanzialmente libera, anche alle periferie più povere e addirittura miserabili. Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta.3 Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali4 sono rinnegati. L abiura5 è compiuta. Si può dunque affermare che la «tolleranza della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l intero paese, che era così storicamente differenziato 1 austerity: nel 1973, durante una grave crisi petrolifera internazionale, il governo italiano varò alcuni provvedimenti volti a limitare l utilizzo delle automobili private, soprattutto nei giorni festivi, per determinare un risparmio di carburante. Il termine inglese austerity ( austerità ) fu utilizzato dai giornalisti per indicare questo periodo di disagio che sembrava produr- 1214 re quasi un ritorno al passato nelle abitudini degli italiani. 2 Centro: con questa parola Pasolini intende il potere centrale (politico ma soprattutto economico) che determina le caratteristiche della vita collettiva di una nazione. 3 restava lettera morta: non veniva intimamente seguito dalla gente, rimaneva un ordine puramente formale. 4 modelli culturali reali: come quelli del- la civiltà contadina o dei diversi ambiti locali. Per Pasolini l industrialismo avanzato equivale a una sorta di irrealtà , in quanto si tratta di un sistema artefatto e imposto dai pochi (coloro che ne traggono grandi profitti) ai molti. 5 abiura: rinuncia all autenticità e alla libertà interiore.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi