Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila 5 Povero come un gatto del Colosseo, vivevo in una borgata tutta calce e polverone, lontano dalla città e però maturato dall esperienza che nasceva ai piedi della storia. Ero al centro del mondo, in quel mondo e dalla campagna, stretto ogni giorno in un autobus rantolante: e ogni andata, ogni ritorno di borgate tristi, beduine, di gialle praterie sfregate da un vento sempre senza pace, 35 era un calvario di sudore e di ansie. Lunghe camminate in una calda caligine, lunghi crepuscoli davanti alle carte 10 15 20 ammucchiate sul tavolo, tra strade di fango, muriccioli, casette bagnate di calce e senza infissi, con tende per porte Passavano l olivaio, lo straccivendolo, venendo da qualche altra borgata, con l impolverata merce che pareva venisse dal caldo mare di Fiumicino, o dall agro, dove si perdeva la città fra i tuguri; in quel mondo 40 45 30 bucato da mille file uguali di finestre sbarrate, il Penitenziario tra vecchi campi e sopiti casali. frutto di furto, e una faccia crudele di giovani invecchiati tra i vizi di chi ha una madre dura e affamata. Le cartacce e la polvere che cieco il venticello trascinava qua e là, le povere voci senza eco Rinnovato dal mondo nuovo, libero una vampa, un fiato che non so dire, alla realtà di donnette venute dai monti Sabini, dall Adriatico, e qua accampate, ormai con torme 50 che umile e sporca, confusa e immensa, brulicava nella meridionale periferia, dava un senso di serena pietà. 25 che poteva soltanto dominare, quadrato spettro giallognolo nella giallognola foschia, Un anima in me, che non era solo mia, una piccola anima in quel mondo sconfinato, cresceva, nutrita dall allegria di chi amava, anche se non riamato. E tutto si illuminava, a questo amore. Forse, ancora di ragazzo, eroicamente, 5 rantolante: l affanno del motore richiama un rantolo (cioè il respiro del moribondo). 8 calda caligine: arsura polverosa. 9 carte: i fogli dell attività letteraria. 13 olivaio: venditore ambulante di olive. 34 beduine: che sembrano accampamenti di nomadi del deserto, più che quartieri di una capitale dell Occidente avanzato. 37 Fiumicino: comune ai confini di Roma, alle foci del Tevere. 1206 di deperiti e duri ragazzini stridenti nelle canottiere a pezzi, nei grigi, bruciati calzoncini, 55 60 i soli africani, le piogge agitate che rendevano torrenti di fango le strade, gli autobus ai capolinea affondati nel loro angolo tra un ultima striscia d erba bianca e qualche acido, ardente immondezzaio 38 agro: campagna. 39 tuguri: le catapecchie che costituisco- no le borgate. 40 che: è complemento oggetto del predicato poteva dominare, di cui è soggetto il Penitenziario (v. 44), cioè il carcere di Rebibbia. 41 quadrato giallognolo: è apposizione di Penitenziario. 45 sopiti casali: le masserie che sem- brano come addormentate. 49-50 monti Sabini: i monti della Sabina, a nord di Roma. 52 duri: induriti dalle loro esperienze di vita. 53 stridenti: vocianti. 55 africani: molto caldi. 59 bianca: perché ricoperta di polvere. 60 acido: dall odore acre, pungente.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi