Il tesoro della letteratura - volume 3

Italo Calvino Analisi ATTIVA Una struttura narrativa comica I contenuti tematici L episodio qui proposto e le altre diciannove storie che hanno per protagonista Marcovaldo presentano una struttura narrativa tipica del comico, che ripete in modo quasi identico un medesimo modello: quello proprio delle comiche cinematografiche o delle narrazioni a vignette dei giornalini per l infanzia (non a caso la prima edizione del libro era corredata dalle illustrazioni di Sergio Tofano, il creatore del Signor Bonaventura, celeberrimo eroe del Corriere dei Piccoli ). Come spesso accade nel libro, anche qui lo schema della storia segue una struttura bipartita: in un primo momento viene descritto ciò che Marcovaldo fa abitualmente e che costituisce la norma delle sue giornate di alienato uomo di fatica (viene cioè raccontato come egli sia solito consumare il pranzo contenuto nella pietanziera); su questa base di azioni consuetudinarie si innesta poi l avventura vera e propria (lo scambio di pietanze tra Marcovaldo e il bambino). 1 Quale punto di vista prevale nel paragrafo iniziale? 2 Qual è la prima gioia procurata dalla pietanziera? 3 A che cosa servono i primi colpi di forchetta dati da Marcovaldo al cibo? L oggetto pietanziera Lo sguardo di Marcovaldo ignora i segni distintivi della città, preferendo soffermarsi sugli indizi che mostrano una residua presenza della natura, come il ciclico mutare delle stagioni (Se è d autunno e c è sole, sceglie i posti dove arriva qualche raggio, rr. 25-26). Se la sua attenzione si sofferma su oggetti che non appartengono al mondo della natura, è per estrapolarli dal contesto in cui si trovano e riconnetterli a una dimensione più umana. quanto avviene con la pietanziera: da oggetto-simbolo dell operaio di fabbrica che non può permettersi un pasto servito caldo o il ritorno a casa durante la pausa pranzo (siccome casa sua è lontana e ad andarci a mezzogiorno perde tempo, rr. 22-23), essa si muta, agli occhi di Marcovaldo, in una scatola magica, in un ghiotto portagioie che nasconde e conserva i sapori del desco familiare (r. 20). Infine, la pietanziera risulta il tramite grazie al quale dare e ricevere un imprevista felicità, derivante dal piacevole scambio culinario tra Marcovaldo e il bambino (che gusta il cibo proibito, quella salsiccia che a casa sua non si mangia mai). 4 Individua nel testo gli elementi da cui si può intuire lo status socioeconomico del bambino. 5 Sia Marcovaldo sia il bambino vedono nel cibo il riflesso dei loro desideri e della loro immaginazione (per il primo la frittura di cervella è come un cumulo di nuvole, r. 71, per il secondo la salsiccia sembra una biscia, r. 76). Si può dire che le pietanze diventino una metafora dell essere altrove, del desiderare una vita diversa? Peché? L oscillare tra entusiasmo e delusione Tuttavia, le speranze del manovale si infrangono continuamente contro una realtà ben più amara. Nonostante l entusiasmo suscitato dalla pietanziera, questo oggetto umile e anonimo non può che confermare la propria inadeguatezza rispetto ai sogni di un uomo ingenuo, ingannato e deluso dal suo stesso sguardo. Così, se nella prima parte del racconto l umore di Marcovaldo oscilla più volte tra l euforia per le gioie contenute nel recipiente e la delusione di trovarvi delle vivande intorpidite (r. 14), la tristezza del mangiare freddo (r. 19) e il disappunto per il sapore metallico comunicato ai cibi dall alluminio (r. 35), nella seconda parte la felicità per l inattesa svolta dovuta all incontro con il bambino viene bruscamente interrotta dall arrivo della governante, che riporta i due personaggi al posto che spetta loro. 1179

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi