Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila in sintesi Il vecchio saggio Qfwfq è il narratore delle Cosmicomiche, racconti surreali e umoristici che prendono spunto da teorie scientifiche e astronomiche. { Le Cosmicomiche Tra scienza e letteratura Sono 12 racconti scritti tra il 1963 e il 1964 e pubblicati in volume nel 1965; a quest opera seguirà, nel 1967, Ti con zero, con cui andrà a formare, nel 1984, il libro Cosmicomiche vecchie e nuove. Sebbene al tempo dei primi racconti l autore non risiedesse ancora nella capitale francese, la raccolta risente già dell atmosfera che caratterizzerà gli anni parigini, in cui verrà a maturazione l interesse per il rapporto tra scienza e letteratura, per un tipo di narrativa intesa come procedimento combinatorio e per il nascente fenomeno del Postmoderno, che proprio della ricombinazione di elementi eterogenei farà una delle sue caratteristiche fondanti. Prendendo spunto da scoperte scientifiche e astronomiche, da diverse ipotesi sull origine del cosmo e sull evoluzione della vita, da teorie biologiche e cibernetiche, Calvino inventa una serie di situazioni in cui convivono contesti fantastici ed esperienze quotidiane: dall attrito tra queste due dimensioni scaturisce la componente comica dei testi. Testimone oculare e narratore delle vicende è uno strano personaggio dal nome impronunciabile e palindromo (così sono dette le parole che, lette da sinistra o da destra, sono identiche), Qfwfq, che, come un vecchio saggio, espone nei suoi monologhi i casi iperbolici di cui è stato testimone. { Le città invisibili Il romanzo, pubblicato nel 1972, è il primo in cui Calvino applica integralmente i procedimenti della letteratura combinatoria. Marco Polo, ambasciatore dell imperatore dei tartari Kublai Khan, descrive a quest ultimo le città che all interno del vastissimo impero il sovrano non ha mai avuto il tempo di visitare. Marco Polo è il narratore del romanzo Le città invisibili. In qualità di ambasciatore, egli descrive al sovrano dei Tartari tutte le città del suo immenso impero. La struttura dell opera è combinatoria: i dialoghi tra Marco Polo e l imperatore fungono da cornice, mentre la descrizione delle 55 città è suddivisa in 9 capitoli, e ciascuna città appartiene a una delle 11 categorie tematiche scelte da Calvino. Il romanzo, pertanto, non ha una conclusione vera e propria, perché il lettore può scegliere se leggerlo per capitoli, per categorie o come più gli piace. L ordine della scrittura e la molteplicità del reale L opera è divisa in 9 capitoli che accolgono le descrizioni di 55 città, indicate con nomi di donna che fanno riferimento alla cultura classica. Ogni capitolo è aperto e chiuso da brevi presentazioni e dai dialoghi tra Marco Polo e l imperatore, che ne costituiscono dunque la cornice, mentre ogni città viene classificata entro una delle 11 possibili categorie individuate dall autore ( Le città e la memoria , Le città e il desiderio , Le città e i segni , Le città sottili , Le città e gli scambi , Le città e gli occhi , Le città e il nome , Le città e i morti , Le città e il cielo , Le città continue e Le città nascoste ). Calvino ottiene così una struttura rigorosamente simmetrica che garantisce unità all opera, le cui parti possono però essere lette anche autonomamente. La pratica della riscrittura (i riferimenti al Milione sono espliciti) e la mescolanza di vari generi, dalla favola allegorica al racconto filosofico, dal trattato alla novella, sono aspetti che anticipano le caratteristiche tipiche della letteratura postmoderna. Sulla dimensione simbolica dei racconti di Marco Polo agisce inoltre il filtro dei ricordi e della fantasia, che abbatte il tempo e lo spazio: poiché, come scrive l autore, le cose «valgono non per se stesse ma come segni Città invisibili, spettacolo degli artisti italiani del Teatro Potlach ispirato al romanzo di Calvino, in scena a Braga (Portogallo) l 8 settembre 2012. 1160

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi