Il filone “realistico-contemporaneo”

Dal secondo Novecento agli anni Duemila in sintesi bero dai pregiudizi e dal conformismo, disobbediente a ogni principio di autorità (a partire da quello rappresentato dal padre) e strenuo difensore della propria indipendenza. { Il cavaliere inesistente Il protagonista del romanzo (edito nel 1959) è Agilulfo, un paladino di Carlo Magno ridotto a una vuota armatura, animata solo dalla volontà di vivere e agire. Come già nel Visconte dimezzato, anche in questo caso, dunque, è centrale il tema dell incompiutezza, ma se il visconte Medardo è dimezzato e il barone Cosimo vive distante dall elemento proprio degli esseri umani (la terra), Agilulfo addirittura non esiste. A fargli da contraltare è il povero contadino Gurdulù, destinato a divenire suo scudiero, che si limita a esistere fisicamente senza avere alcuna coscienza di sé. Il cavaliere inesistente è Agilulfo, un valoroso paladino che in realtà non esiste, riconoscibile solo grazie alla sua armatura. La sua immagine esteriore, pertanto, lo definisce come persona ed egli, come l individuo contemporaneo, è ciò che fa. Fantasie ariostesche e critica della società In tutto Il cavaliere inesistente, questi e altri personaggi dai nomi ariosteschi bramano di raggiungere una dimensione di umanità superiore: da Torrismondo, che combatte per ritrovare le proprie origini, a Rambaldo, che desidera la conquista di Bradamante, fino allo stesso protagonista, che rappresenta l individuo contemporaneo, svuotato di certezze interiori e definito soltanto dalla propria funzione (ciò che fa) o addirittura dalla sola immagine esteriore (condizione che anticipa gli esiti deteriori della società consumistica). Non a caso, alla fine della storia Agilulfo svanisce, dissolvendosi «come una goccia nel mare : è la metafora dell impossibilità di esistere in un mondo quello contemporaneo che riduce la persona al suo ruolo, costringendola all incoscienza di un essere meccanico. { Fiabe italiane L interesse di Calvino per la dimensione fantastica non si esaurisce nella scrittura, ma si estende anche a un importante lavoro di ricerca. Nel 1956 lo scrittore pubblica infatti la raccolta Fiabe italiane, 200 testi provenienti da tutte le regioni d Italia e trascritti in italiano dai vari dialetti. Come afferma Calvino stesso, del patrimonio favolistico egli apprezza soprattutto «il disegno lineare della narrazione, il ritmo, l essenzialità, il modo in cui il senso d una vita è contenuto in una sintesi di fatti : tutti ingredienti che ritroviamo anche nella sua produzione creativa. Il filone realistico-contemporaneo Il filone realistico-contemporaneo può considerarsi il proseguimento della primissima produzione calviniana, quella del Sentiero dei nidi di ragno e di Ultimo viene il corvo. Se in quelle opere era predominante il tema bellico, visto almeno in parte attraverso il vissuto personale, in queste è centrale l approccio ai problemi della realtà contemporanea degli anni Cinquanta e Sessanta: le dinamiche industriali, il boom economico ed edilizio, le sfide e i guasti della politica. { I racconti In questa antologia, pubblicata nel 1958, Calvino riunisce molti testi già apparsi in rivista o in altri volumi, suddividendoli in quattro sezioni: Gli idilli difficili , Le memorie difficili , Gli amori difficili , La vita difficile . La sezione La vita difficile è formata da tre racconti lunghi particolarmente significativi La formica argentina (1952), La speculazione edilizia (1957) e La nuvola di smog (1958) nei quali l autore rappresenta personaggi incapaci di agire e di trovare soluzioni ai tanti problemi della realtà postbellica, mettendo così in scena, in forma simbolica, la crisi della coscienza ideologica e della partecipazione politica all interno della moderna civiltà industriale. 1158

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi