Il tesoro della letteratura - volume 3

La narrativa italiana del secondo Novecento in sintesi Molti romanzi di Sciascia sono incentrati sul tema della mafia, sull omertà e la complicità diffuse fra la popolazione e all interno delle stesse istituzioni. Il giorno della civetta è il primo giallo di Sciascia, dirompente nella denuncia dell omertà e della protervia del potere. un giallo atipico perché, contravvenendo ai canoni di genere, l identità dei colpevoli di ben due omicidi è subito svelata, e la trama è costruita sullo sforzo vano con cui il capitano dei carabinieri responsabile delle indagini tenta di incriminarli, tra poteri e complicità che ne cancellano ogni traccia. Sciascia è autore di romanzi-inchiesta basati su documenti d archivio e relativi a fatti accaduti in Sicilia nel Seicento, nel Settecento, nell Ottocento. Ma anche quando scrive di storia, e con precisione documentaria, lo fa in funzione del presente, suggerendo analogie tra personaggi e situazioni del passato con personaggi e situazioni non inverosimili della società contemporanea. sconfitta della ragione e di coloro che nella sconfitta furono personalmente travolti e annientati . Questo richiamo alla ragione sarà costante in Sciascia: fedele alla tradizione dell Illuminismo, lo scrittore ritiene che l intelletto umano e la razionalità siano gli strumenti fondamentali per risolvere i problemi della società. I gialli sulla mafia Sulla mafia è incentrata una serie di gialli in cui l autore racconta la difficile esperienza di alcuni servitori dello Stato carabinieri, agenti di polizia, magistrati che, prefiggendosi di combattere la criminalità organizzata, si scontrano contro un invalicabile muro di omertà e di complicità, diffuse non solo tra una popolazione paralizzata dalla paura, ma anche all interno delle istituzioni, spesso conniventi con gli interessi dei malavitosi. In questo filone si collocano i romanzi Il giorno della civetta (1961), A ciascuno il suo (1966), Il contesto (1971) e Todo modo (1974), in cui l autore arriva anche a indagare le oscure trame della politica nazionale negli anni della cosiddetta strategia della tensione. Il giorno della civetta Il primo di questi gialli, Il giorno della civetta, irrompe nella narrativa italiana con una grande forza di denuncia. Per la prima volta si rappresenta la mafia come un potere presente in tutte le realtà sociali e infiltrato anche nei palazzi della politica. Il romanzo ha come protagonista un ufficiale dei carabinieri, il capitano Bellodi, ex partigiano emiliano, che cerca di far luce sull assassinio di un piccolo imprenditore edile, Salvatore Colasberna. I suoi sforzi per incastrare i sicari e i loro mandanti sono però continuamente ostacolati da complicità e menzogne, mentre il quadro si complica a seguito di un secondo omicidio, quello del confidente Parrineddu. Il giorno della civetta è un giallo atipico: in omaggio alle norme della narrativa di genere, il libro si apre con la descrizione dell omicidio mafioso che dà avvio alla vicenda, ma dopo poche pagine il lettore è sostanzialmente informato della risoluzione del caso; tutto il romanzo è perciò dedicato alla ricerca di prove con cui incriminare i responsabili dell omicidio e all individuazione delle ragioni che li hanno spinti a uccidere. Le indagini, tuttavia, si concluderanno in un nulla di fatto: i veri colpevoli a partire dal mandante, don Mariano Arena, potente capomafia del circondario verranno scagionati grazie alla protezione di amici potenti (deputati, ministri, alti prelati) pronti a fornire loro gli alibi necessari. Fra Storia e attualità L attenzione per l attualità si coniuga in Sciascia con l interesse per la Storia. Diverse sue opere sono infatti basate su documenti d archivio, come avviene per Il Consiglio d Egitto (1963), ambientato nella Sicilia del Settecento, per Morte dell inquisitore (1964), che si svolge nel Seicento, e per il saggio I pugnalatori (1976), ricostruzione di un complotto organizzato a Palermo nel 1862 per restaurare il dominio dei Borbone. La Storia è però rivissuta in funzione del presente: sullo sfondo di accadimenti passati, rievocati con impeccabile precisione documentaria, Sciascia fa muovere personaggi effettivamente esistiti come se fossero personaggi d invenzione, ma allo stesso tempo li fa agire secondo dinamiche assimilabili alla società contemporanea più che alla realtà storica, alludendo, attraverso i loro rapporti reciproci, allo scontro tra le forze politiche e sociali attuali. Non si tratta dunque di opere di erudizione: il presente è sempre il punto di riferimento, mentre la dimensione di impegno che Sciascia ritiene strettamente legata al proprio lavoro di scrittore non viene mai meno. In un opera del 1977, Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia, l autore riflette sul proprio ruolo di intellettuale nelle file del Partito comunista italiano, mentre con il pamphlet politico L affaire Moro (1978) si interroga sulle ragioni e sulla dinamica del sequestro e dell assassinio del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, forse con la silenziosa connivenza di parte degli apparati dello Stato. 1135

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi