Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila in sintesi Da subito, dall anno della sua pubblicazione, nel 1958, Il Gattopardo si rivela un caso letterario destinato a un duraturo successo. Le vicende del protagonista, il principe Fabrizio Salina, e della sua dinastia, si svolgono nel periodo storico della transizione dal regime borbonico al Regno d Italia. Don Fabrizio assiste inerte al declino del ceto nobiliare mentre avanza la nuova classe borghese, rappresentata dal nipote Tancredi e dalla sua bellissima e ricca moglie Angelica. Romanzo storico ma anche autobiografico, Il Gattopardo rappresenta la decadenza fisica e sociale del principe di Salina e quella della nobiltà a cui appartiene quale metafora della condizione umana. La concezione pessimistica della Storia e della vita, che accomuna Tomasi di Lampedusa ad altri grandi siciliani come Verga e De Roberto, sfocia in un tetro e disincantato fatalismo: se il vecchio mondo finisce, il nuovo, rappresentato dai giovani Tancredi e Angelica, simbolo della borghesia, non porterà i cambiamenti desiderati o temuti, perché semplicemente i privilegi della vecchia si perpetueranno nella nuova classe dominante. Le opere Il Gattopardo Il Gattopardo, scritto da Tomasi di Lampedusa poco prima di morire, è l esito di un lavoro di preparazione durato anni. Edito da Feltrinelli nel 1958, a cura di Giorgio Bassani (dopo che sia Mondadori sia Einaudi ne rifiutano la pubblicazione), ottiene in Italia e all estero un larghissimo successo, tanto da costituire uno dei più singolari casi letterari del secolo. Ambientato in Sicilia all epoca dello sbarco dei Mille e della transizione dal regime borbonico al nuovo Regno d Italia, il romanzo è costruito sulla figura di don Fabrizio Corbera, principe di Salina. Le vicende coprono soprattutto l arco cronologico che va dal 1860 al 1883, anno della morte del protagonista, ma si spingono, nelle ultime pagine, fino al 1910, quando si estingue la dinastia dei Salina (sul cui stemma di famiglia campeggia un gattopardo). Don Fabrizio assiste senza reagire alla decadenza della classe nobiliare cui appartiene e all avanzata del nuovo ceto borghese, sostenuto dalla forza del denaro. Rappresentante di questa classe sociale emergente è il personaggio del nuovo ricco Calogero Sedara, la cui figlia, la bellissima Angelica, sposa il nipote di don Fabrizio, Tancredi Falconeri. Quest ultimo, cinico e spregiudicato, può così salire sul carro dei vincitori della Storia: mentre lo zio attende con disincanto la fine del suo mondo, egli si illude di salvare i propri privilegi nobiliari, convinto che «bisogna che tutto cambi affinché «tutto rimanga come è . Una visione disincantata della realtà In don Fabrizio, aristocratico illuminato ma inerte di fronte al mutare dei tempi, l autore ha in parte rievocato la figura del bisnonno paterno e, forse, ha fornito anche un ritratto di sé stesso e della sua più segreta intimità. Più che un romanzo storico, Il Gattopardo assume perciò l aspetto di una confessione (parzialmente autobiografica) trasposta nel passato, un tempo perduto guardato con nostalgia elegiaca ma allo stesso tempo giudicato con ironia e caustico distacco. Le sue ascendenze vanno cercate non tanto in Verga o nel De Roberto dei Viceré ai quali pure è accostabile per la concezione pessimistica e fatalistica della Storia , quanto in Marcel Proust. Il profondo motivo ispiratore del libro, infatti, non è solo il declino di una famiglia e di una classe sociale in seguito all affermarsi di nuovi ceti e di nuovi miti, ma anche e soprattutto la fatale decadenza cui sono condannati gli esseri umani e le cose, nell indifferenza della natura: il sentimento dell ininterrotto precipitare della vita verso la morte. L amara visione della realtà politica e sociale della Sicilia si fa così metafora della condizione umana e della vita contemporanea. Da qui il denso contrappunto critico fornito alla narrazione dalle riflessioni psicologiche e morali, e il procedere del racconto nonostante il tono lirico che gli conferisce uniformità e unità per episodi staccati, in bilico tra invenzione ed evocazione, tra reale e favoloso, tra narrazione propriamente detta e saggio. Le opere minori Di Tomasi di Lampedusa sono state anche pubblicate, con il titolo di Racconti (1961), le prose narrative e le memorie d infanzia, stese anch esse nell ultimo periodo della sua vita. Questi testi, pur non raggiungendo la pienezza espressiva del Gattopardo, sono tuttavia illuminanti sulla genesi del mondo poetico dell autore. Postume sono apparse anche le raccolte di saggi Lezioni su Stendhal (1977), Invito alle lettere francesi del Cinquecento (1979) e Letteratura inglese: dalle origini al Settecento (1990). 1102

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi