Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila 5 10 15 20 25 30 35 40 diversamente: ordini superiori (a quanto pare dettati personalmente da Hitler) imponevano di «recuperare , a qualunque costo, ogni uomo abile al lavoro. Perciò tutti i prigionieri sani furono evacuati, in condizioni spaventose, su Buchenwald e su Mauthausen,4 mentre i malati furono abbandonati a loro stessi. Da vari indizi è lecito dedurre la originaria intenzione tedesca di non lasciare nei campi di concentramento nessun uomo vivo; ma un violento attacco aereo notturno, e la rapidità dell avanzata russa, indussero i tedeschi a mutare pensiero, e a prendere la fuga lasciando incompiuto il loro dovere e la loro opera. Nell infermeria del Lager di Buna-Monowitz5 eravamo rimasti in ottocento. Di questi, circa cinquecento morirono delle loro malattie, di freddo e di fame prima che arrivassero i russi, ed altri duecento, malgrado i soccorsi, nei giorni immediatamente successivi. La prima pattuglia russa giunse in vista del campo verso il mezzogiorno del 27 gennaio 1945. Fummo Charles ed io i primi a scorgerla: stavamo trasportando alla fossa comune il corpo di S mogyi, il primo dei morti fra i nostri compagni di camera. Rovesciammo la barella sulla neve corrotta,6 che la fossa era ormai piena, ed altra sepoltura non si dava:7 Charles si tolse il berretto, a salutare i vivi e i morti.8 Erano quattro giovani soldati a cavallo, che procedevano guardinghi,9 coi mitragliatori imbracciati, lungo la strada che limitava il campo. Quando giunsero ai reticolati, sostarono a guardare, scambiandosi parole brevi e timide, e volgendo sguardi legati da uno strano imbarazzo sui cadaveri scomposti, sulle baracche sconquassate, e su noi pochi vivi. A noi parevano mirabilmente10 corporei e reali, sospesi (la strada era più alta del campo) sui loro enormi cavalli, fra il grigio della neve e il grigio del cielo, immobili sotto le folate di vento umido minaccioso di disgelo. Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione:11 quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo. Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche,12 e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva13 dopo le selezioni,14 ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.15 4 Buchenwald Mauthausen: altri lager tristemente noti (il primo in Germania, il secondo in Austria). 5 Buna-Monowitz: è uno dei lager del distretto di Auschwitz, dove Levi era stato messo a lavorare. 6 corrotta: calpestata, e dunque sporca. 7 non si dava: non era disponibile. 8 i vivi e i morti: i primi sono i soldati dell esercito russo, i secondi i compagni ammucchiati nella fossa comune. 9 guardinghi: circospetti, forse ancora temendo agguati da parte dei tedeschi. 1078 10 mirabilmente: meravigliosamente. 11 il nulla un nucleo di condensazione: da dieci giorni i tedeschi avevano abbandonato il campo e i prigionieri, la maggior parte dei quali moribondi, erano rimasti come stelle spente, quasi privi di vita, a vagare in uno spazio pieno di morte. Ora l apparizione dei quattro soldati sovietici rappresenta per i superstiti qualcosa di concreto su cui fissare l attenzione (un nucleo di condensazione). 12 sigillava le loro bocche: impediva loro di parlare. 13 sommergeva: opprimeva. 14 selezioni: le frequenti ispezioni per va- lutare la maggiore o minore resistenza fisica dei prigionieri dei lager: i più deboli venivano avviati alle camere a gas. 15 la vergogna che i tedeschi a difesa: Levi parla della vergogna e dello sgomento che colgono il giusto, quando vede che altri (altrui) hanno messo in atto l ingiustizia e l offesa, per il fatto di non essere stato in grado di impedirle.

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi