Il tesoro della letteratura - volume 3

Dal secondo Novecento agli anni Duemila in sintesi Dominanti nel romanzo sono i temi della morte e della terra, antica madre a cui tutte le vite tornano, interrotte dalla violenza e dalla follia delle persone e degli eventi, e dalla guerra. 1058 Tornato nei luoghi d origine, Anguilla fatica a riambientarsi e a riconoscere la realtà che aveva lasciato molti anni prima. Comincia così un efficacissima alternanza tra passato e presente, su cui è strutturata gran parte della narrazione. Dei suoi amici e conoscenti di un tempo il protagonista non ritrova quasi nessuno, tranne Nuto, «il falegname del Salto, il suo complice delle prime fughe a Canelli , ma è cambiato anche lui: non è più il musicante che suonava il clarino in tutte le feste del circondario; ora è un uomo maturo, consapevole anche dal punto di vista sociale e politico. Anguilla decide di recarsi alla cascina di Gaminella, dove gli sembra di rivedere il sé stesso di un tempo in Cinto, un ragazzino rachitico con numerosi problemi fisici. Ora la cascina è tenuta a mezzadria da Valino, il padre di Cinto, che vi abita con la cognata, con la quale intrattiene un rapporto incestuoso, e con la suocera paralitica: più avanti picchierà a morte la cognata e darà fuoco alla casa, uccidendo così anche la suocera, per poi impiccarsi a un albero di noce. Ma intanto Anguilla rievoca gli anni trascorsi alla Mora, un podere dove il ragazzo era stato collocato dalla sua famiglia adottiva, costretta a vendere la cascina di Gaminella a causa dello scarso rendimento della terra. Alla Mora Anguilla era maturato, acquistando coscienza di sé e del mondo, ammirando con trepidazione la bellezza delle figlie del padrone, il sor Matteo: Irene e Silvia, guardate «come si guardano due pesche troppo alte sul ramo . Le due ragazze Anguilla lo scopre ora hanno però avuto un triste destino: Irene è scampata al tifo ma ha sposato un uomo che la maltratta, mentre Silvia è morta per le conseguenze di un aborto. Persino più tragica è la fine della terza figlia del sor Matteo, Santa, ancora una bambina ai tempi in cui Anguilla era alla Mora; a vent anni era la più bella delle sorelle, ma durante la guerra aveva collaborato con i fascisti come spia, e così i partigiani l avevano fucilata, per poi bruciarne il cadavere. I temi Il romanzo si chiude con questa sorta di sacrificio umano, che suggella la centralità del tema della morte all interno dell opera. Un destino funebre aleggia infatti su tutti i personaggi, come osserva lo stesso Anguilla nel corso di una riflessione: «Pareva un destino. Certe volte mi chiedevo perché, di tanta gente viva, non restassimo adesso che io e Nuto, proprio noi. [ ] Ero tornato, [ ] avevo fatto fortuna [ ], ma le facce, le voci e le mani che dovevano toccarmi e riconoscermi, non c erano più. Da un pezzo non c erano più . La morte è posta in stretta relazione con la terra; in questo senso i molti omicidi che ricorrono nel libro rappresentano secondo Italo Calvino l atto rituale attraverso cui si realizza la comunione con l antica madre: morire significa tornare a essere terra, cioè qualcosa di fisso, immobile, duraturo. In questo senso, il ritorno al paese originario si configura per Anguilla come un ritorno alla terra da cui tutto ha avuto inizio, ma non si tratta di un ritorno sereno e pacificante: il mondo della Luna e i falò è percorso dall orrore, dalla violenza e dalla follia delle persone e degli eventi, della guerra trascorsa, insomma di tutto ciò che si contrappone alla natura, entità contrassegnata, nell universo ideologico di Pavese, dalle qualità della forza e della calma. Presenti sin nel titolo sono due fondamentali elementi simbolici: la luna, che allude a ciclicità e ripetizione (l eterno ritorno dei mesi e delle stagioni), e i falò, che si caricano di una duplice valenza. Da un lato sono quelli dell infanzia di Anguilla, i falò delle attività agricole (nei quali i contadini bruciano le stoppie) e soprattutto quelli delle feste paesane: falò allegri che rappresentavano per il ragazzo la gioia della festa con le occasioni di scoperta e di iniziazione alla vita che quei momenti portavano con sé. Ma d altro canto sono anche quelli della maturità, irrimediabilmente legati alla distruzione e alla morte

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi