Il tesoro della letteratura - volume 3

Neorealismo e dintorni in sintesi la cui conoscenza compromette la sua stabilità psicologica. Lo scrittore la rivede nel marzo del 1950, a Cervinia, e se ne innamora perdutamente. Quando Constance decide di ripartire per New York, per lui sfuma la speranza di sposarla. Pavese muore suicida a Torino pochi mesi dopo, il 26 agosto 1950. Sulla prima pagina di una copia di un suo libro, Dialoghi con Leucò, lascia scritto un messaggio per i posteri: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi . Le opere Nel 1936 esce la prima opera di Pavese: la raccolta di liriche scritte nei cinque anni precedenti Lavorare stanca. Pubblicherà anni dopo altre due raccolte di versi, riunite poi in una pubblicazione postuma nel 1951 con il titolo Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Il primo romanzo di Pavese esce nel 1941, Paesi tuoi. Ne seguiranno altri nel decennio successivo, fino all ultimo pubblicato nello stesso anno della morte, quasi un testamento spirituale: La luna e i falò. Il protagonista di La luna e i fal è Anguilla, un trovatello che, dopo aver viaggiato torna al paese delle Langhe dove è cresciuto per ritrovarvi poche figure del suo passato, cambiate nel tempo, e il vuoto lasciato da quelle che sono, spesso tragicamente, morte. La produzione poetica L esordio letterario di Pavese avviene nel campo della poesia. del 1936 la pubblicazione, presso le edizioni di Solaria , della raccolta Lavorare stanca, che riunisce alcune liriche elaborate tra il 1931 e il 1935. L edizione definitiva, uscita presso Einaudi nel 1943, comprenderà 70 componimenti. Nel pieno della stagione ermetica, Pavese opta, in netta controtendenza, per la forma della poesia-racconto, caratterizzata da immediatezza e trasparenza comunicativa e articolata su versi lunghi (per lo più di tredici sillabe). L autore supera così il soggettivismo, la frammentazione e l oscurità tipici dell Ermetismo, senza però rinunciare alla concentrazione lirica. Successivamente Pavese interrompe la produzione poetica per dedicarsi alla narrativa, ma vi torna negli ultimi anni con due brevi raccolte, La terra e la morte (1945-1946) e Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1950), uscite postume nel 1951 in un unico volume con il titolo della seconda. Qui l autore abbandona la poesia-racconto degli esordi per recuperare, anche attraverso l adozione di versi brevi e regolari, i temi più tradizionali della lirica, in particolare l espressione del sentimento amoroso e l infelicità che scaturisce dalla sua frustrazione. I primi romanzi L esordio di Pavese come narratore avviene nel 1941 con la pubblicazione del romanzo Paesi tuoi, scritto due anni prima, cui seguono altri due romanzi, La spiaggia (1942) e Il compagno (1947). Nel 1949 esce il volume Prima che il gallo canti, che comprende due romanzi brevi: Il carcere, che trae spunto dall esperienza del confino, e La casa in collina. Quest ultimo è incentrato sulla vicenda, dai tratti autobiografici, di un intellettuale incapace di prendere parte agli eventi della guerra e della Resistenza. Il volume La bella estate (1949), per cui Pavese riceve il Premio Strega, raccoglie tre romanzi brevi: oltre a quello che gli dà il titolo, Il diavolo sulle colline e Tra donne sole, in una trilogia che mira a rappresentare la crisi morale ed esistenziale della borghesia. A parte vanno ricordati i Dialoghi con Leucò, un libro che ha come protagonisti alcuni personaggi del mito greco e con cui Pavese si propone di aggiornare il modello leopardiano delle Operette morali in un testo di grande forza immaginativa e concettuale. La luna e i falò Composto tra il settembre e il novembre del 1949, il romanzo più importante di Pavese, La luna e i falò, esce nella primavera del 1950. l opera conclusiva nonché il capolavoro della parabola artistica dell autore, del quale possiamo dire sintetizzi tutta la vicenda umana e letteraria. Protagonista e narratore in prima persona è Anguilla, un quarantenne che, dopo aver viaggiato per il mondo, torna nelle Langhe, al paese in cui è cresciuto. Dove è nato non si sa, perché è stato raccolto in fasce sui gradini del duomo d Alba e in seguito allevato da una povera famiglia di contadini, attratti dal denaro che l ospedale di Alessandria pagava loro per aver preso in casa il trovatello. 1057

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi