Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento di tanto / inganni i figli tuoi?, vv. 36-39), senza conforto e senz altra certezza che quella della fine incombente. La funzione allegorica di Silvia La struttura del componimento Nonostante la costruzione poetica del canto sia condotta intorno alla figura femminile, invocata in apertura come se fosse presente, il suo ruolo, ben oltre ogni riferimento autobiografico, acquista progressivamente un significato universale. Anche gli accenni alla realtà della vita vissuta presenti nelle prime strofe (Sonavan le quiete / stanze, vv. 7-8; Io gli studi leggiadri / talor lasciando, vv. 15-16), che sembrano conferire al componimento l atmosfera dell idillio, trascendono in una dimensione allegorica. Allo stesso tempo, però, la morte prematura di Silvia le conferisce anche un altro valore simbolico: la vicenda esemplare della ragazza simboleggia la separazione dell uomo moderno dalla vita della natura, non più benigna ma «matrigna , secondo la visione cosmica del pessimismo elaborata da Leopardi. In tal modo, il destino della giovane prematuramente scomparsa riassume quello di tutte le umane genti (v. 59): Silvia diventa una sorta di allegoria della morte stessa, non solo di quella fisica, ma anche di quella delle speranze e delle illusioni. Le scelte stilistiche Le sei strofe, di diversa lunghezza, si focalizzano su particolari aspetti o motivi, essendo alternativamente dedicate ora a Silvia ora al poeta stesso, ma con sottili richiami dall una all altra, in modo che il discorso lirico fluisca con un efficace sviluppo parallelo. La prima strofa: l evocazione musicale di Silvia La prima strofa è interamente occupata da un apostrofe* a Silvia, che il poeta invita a ricordare il tempo felice della giovinezza. Con pochi aggettivi, distribuiti in due coppie, la seconda delle quali costituisce un ossimoro* (ridenti e fuggitivi, v. 4; lieta e pensosa, v. 5), Leopardi offre un ritratto psicologico concentrato di una fanciulla che si affaccia alla vita con gioia e insieme con trepidazione. L idealizzazione delle speranze giovanili avviene mediante l uso del lessico tipico della tradizione lirica, specialmente petrarchesca (rimembri, v. 1; beltà, v. 3; mentre gli occhi ridenti, v. 4, richiamano un immagine tipica dello Stilnovo) e una accentuata musicalità, ottenuta dalle allitterazioni* in v e s (Silvia, vita, splendea, fuggitivi, pensosa, salivi), oltre che dal gioco anagrammatico tra Silvia e salivi (v. 1 e v. 6). La seconda e la terza strofa: la vaghezza che trasfigura la realtà Nella seconda e nella terza strofa il poeta rievoca il contesto quotidiano della vita di Silvia e della propria. Il filtro della memoria suggerisce la messa in pratica della poetica del vago e dell indefinito grazie ad aggettivi o espressioni quali perpetuo, vago, odoroso, da lungi ecc., tramite cui viene espressa la piacevole sensazione di una realtà trasfigurata. Le promesse della giovinezza affiorano grazie alle immagini di un repertorio solare, quasi idillico: oltre al maggio odoroso (v. 13), abbiamo il ciel sereno, / le vie dorate e gli orti (vv. 23-24). La quarta strofa: le macerie della realtà Nella quarta strofa le speranze coltivate dai due ragazzi si capovolgono in una realtà di sventura: si manifesta così l inganno perpetrato dalla natura, oggetto di una dura apostrofe (vv. 36-39), in cui il ritmo, in una poesia dalla sintassi piana e dal periodare ampio e musicale, diventa più incalzante, quasi a rendere l angoscia dell autore. Il mutamento dei tempi verbali, che abbandonano l imperfetto iniziale, suggella la verità del presente, spietatamente incaricato di rivelare le illusorie mistificazioni del passato. La quinta e la sesta strofa: la fine della vita e delle illusioni Le strofe finali istituiscono apertamente il parallelismo* tra la vicenda di Silvia e quella dell io lirico, già precipitata o destinata a precipitare verso la morte. Lo svanire nel nulla è introdotto dalla sequenza delle negazioni non (v. 42), non (v. 44), né (v. 47); il passa- 962

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento