Il tesoro della letteratura - volume 2

Giacomo Leopardi Canti quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi? La morte di Silvia 40 45 Il venir meno della speranza del poeta 50 55 60 Tu pria che l erbe inaridisse il verno, da chiuso morbo combattuta e vinta, perivi, o tenerella. E non vedevi il fior degli anni tuoi; non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome, or degli sguardi innamorati e schivi; né teco le compagne ai dì festivi ragionavan d amore. Anche peria fra poco la speranza mia dolce: agli anni miei anche negaro i fati la giovanezza. Ahi come, come passata sei, cara compagna dell età mia nova, mia lacrimata speme! Questo è quel mondo? questi i diletti, l amor, l opre, gli eventi onde cotanto ragionammo insieme? Questa la sorte dell umane genti? All apparir del vero tu, misera, cadesti: e con la mano la fredda morte ed una tomba ignuda mostravi di lontano. 41 chiuso morbo: una malattia nascosta, senza segni premonitori (la tisi). La natura sconosciuta della malattia di Silvia ribadisce il significato che il poeta dà alla sua morte come un evento ineluttabile che incombe su ogni essere vivente. 43 il fior degli anni tuoi: la tua giovinezza. 44 molceva: lusingava. 45 negre chiome: capelli neri. 46 schivi: sfuggenti, pudichi (ribadisce il fuggitivi del v. 4). 47 teco: con te. 49 peria fra poco: morì poco dopo la scomparsa di Silvia. 51 negaro: negarono. 54 cara compagna: non è Silvia, ma la lacrimata speme (cioè la speranza compianta) del verso successivo. Ma è evidente che la figura di Silvia si sovrappone all immagine della speranza, che assume così il volto della ragazza morta prematuramente. 58 onde: dei quali. 60 All apparir del vero: quando il vero aspetto della vita si rivelò al mio animo. 61 tu: è sempre la speranza (ma anche, indirettamente, Silvia). 62 ignuda: nuda e spoglia. Dentro il TESTO Ricordo e disinganno I contenuti tematici Il poeta rievoca la figura di Silvia, una giovane coetanea di Recanati: egli ripensa a quando lei lavorava al telaio e faceva risuonare del suo canto tutte le case intorno; contemporaneamente egli studiava e faticava sui libri, ed entrambi erano accomunati dal sogno di un dolce avvenire, quando ancora, nella primavera della vita (non a caso siamo nel maggio odoroso, v. 13) è possibile nutrire un aspettativa di felicità. Il sopraggiungere del vero (v. 60) ha spento però i comuni sogni della giovinezza: per la ragazza è giunta presto la morte, a troncare ogni illusione di felicità; al poeta la natura ha invece consentito di continuare a vivere, ma vedendo cadere a una a una le promesse da lei ricevute (O natura, o natura, / perché non rendi poi / quel che prometti allor? perché 961

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento