Il tesoro della letteratura - volume 2

Alessandro Manzoni I promessi sposi 65 70 75 80 85 90 95 da essa, in quella terribile giornata. Disse poi le sue solite divozioni;37 e per di più, chiese perdono a Domeneddio38 di non averle dette la sera avanti; anzi, per dir le sue parole, d essere andato a dormire come un cane, e peggio. E per questo, soggiunse poi tra sé; appoggiando le mani sulla paglia, e d inginocchioni mettendosi a giacere: per questo, m è toccata, la mattina, quella bella svegliata .39 Raccolse poi tutta la paglia che rimaneva all intorno, e se l accomodò addosso, facendosene, alla meglio, una specie di coperta, per temperare il freddo, che anche là dentro si faceva sentir molto bene; e vi si rannicchiò sotto, con l intenzione di dormire un bel sonno, parendogli d averlo comprato anche più caro del dovere.40 Ma appena ebbe chiusi gli occhi, cominciò nella sua memoria o nella sua fantasia (il luogo preciso non ve lo saprei dire), cominciò, dico, un andare e venire di gente, così affollato, così incessante, che addio sonno. Il mercante,41 il notaio, i birri, lo spadaio, l oste, Ferrer,42 il vicario, la brigata dell osteria, tutta quella turba43 delle strade, poi don Abbondio, poi don Rodrigo: tutta gente con cui Renzo aveva che dire.44 Tre sole immagini gli si presentavano non accompagnate da alcuna memoria amara, nette45 d ogni sospetto, amabili in tutto; e due principalmente, molto differenti al certo, ma strettamente legate nel cuore del giovine: una treccia nera e una barba bianca.46 Ma anche la consolazione che provava nel fermare sopra di esse il pensiero, era tutt altro che pretta47 e tranquilla. Pensando al buon frate, sentiva più vivamente la vergogna delle proprie scappate, della turpe intemperanza, del bel caso che aveva fatto de paterni consigli di lui;48 e contemplando l immagine di Lucia! non ci proveremo a dire ciò che sentisse: il lettore conosce le circostanze; se lo figuri. E quella povera Agnese, come l avrebbe potuta dimenticare? Quell Agnese, che l aveva scelto, che l aveva già considerato come una cosa sola con la sua unica figlia, e prima di ricever da lui il titolo di madre, n aveva preso il linguaggio e il cuore, e dimostrata co fatti la premura.49 Ma era un dolore di più, e non il meno pungente, quel pensiero, che, in grazia50 appunto di così amorevoli intenzioni, di tanto bene che voleva a lui, la povera donna si trovava ora snidata,51 quasi raminga, incerta dell avvenire, e raccoglieva guai e travagli da quelle cose appunto da cui aveva sperato il riposo e la giocondità degli ultimi suoi anni. Che notte, povero Renzo! Quella che doveva esser la quinta delle sue nozze!52 Che stanza! Che letto matrimoniale! E dopo qual giornata! E per arrivare a qual domani, a qual serie di giorni! Quel che Dio vuole,53 rispondeva ai pensieri che 37 divozioni: preghiere. 38 Domeneddio: Signore Dio. 39 quella bella svegliata: all Osteria della Luna piena Renzo era stato svegliato dai birri, giunti col notaio per arrestarlo, in relazione ai tumulti del giorno precedente. 40 parendogli dovere: convinto di esserselo proprio guadagnato. 41 Il mercante: si tratta di un commerciante di stoffe, incontrato da Renzo in un osteria di Gorgonzola. L uomo aveva raccontato agli avventori della locanda un arbitraria versione dei tumulti, annunciando che i capi della rivolta sarebbero stati presto impiccati, salvo un tale che era riuscito a darsi alla fuga. Renzo, ascol- tata in silenzio tale ricostruzione, aveva intuito che il mercante si stava riferendo proprio a lui. 42 il notaio Ferrer: sfilano a ritroso nella mente di Renzo le persone con cui ha avuto a che fare a Milano: il notaio e i birri che lo hanno arrestato, il sedicente spadaio Ambrogio Fusella che lo ha tradito, l oste della Luna piena, dove ha trascorso la notte, il gran cancelliere Ferrer giunto con la sua carrozza a portare in salvo il vicario. 43 turba: folla. 44 con cui Renzo aveva che dire: che Renzo aveva ragioni per criticare. 45 nette: prive. 46 una treccia bianca: per sineddoche, stanno a indicare Lucia e fra Cristoforo. 47 pretta: pura. 48 delle proprie di lui: delle proprie tra- sgressioni, della propria vergognosa smodatezza (nel bere), della bella considerazione in cui aveva tenuto i suoi paterni consigli. 49 premura: attenzione affettuosa. 50 in grazia: a causa. 51 snidata: lontana dal nido, cioè da casa. 52 la quinta delle sue nozze: il matrimonio avrebbe dovuto celebrarsi l 8 novembre; ora siamo nella notte tra il 12 e il 13. 53 Quel che Dio vuole: avvenga la volontà divina. 845

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento