Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento Trionfi e sconfitte di Napoleone 25 30 35 40 45 50 Dall alpe alle piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno; scoppiò da Scilla al Tanai, dall uno all altro mar. 25-30 Dalle Alpi alle piramidi, dal Manzanares al Reno, le azioni fulminee di quell uomo deciso (quel securo) seguivano immediatamente i suoi piani (tenea); imperversò dallo stretto di Messina (Scilla) al Don (Tanai), da un mare all altro. Fu vera gloria? Ai posteri l ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo fattor, che volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar. 31-36 Fu gloria autentica? Ai posteri il difficile giudizio (ardua sentenza): noi pieghiamo il ca po (nui chiniam la fronte) dinanzi a Dio (Massimo fattor) che ha voluto imprimere (stampar) in quell uomo un segno così grande del suo potere (più vasta orma). La procellosa e trepida gioia d un gran disegno, l ansia d un cor che indocile serve, pensando al regno, e il giunge, e tiene un premio ch era follia sperar; 37-42 La gioia tempestosa (procellosa) e trepi dante di un grande progetto, l ansia di un cuore che, sia pure controvoglia (indocile), deve obbe dire (serve), pensando alla conquista del potere, e lo raggiunge, e anzi ottiene un premio che sa rebbe stato folle sperare; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio; due volte nella polvere, due volte in sull altar. 43-48 egli provò tutto: provò la gloria, aumenta ta dai pericoli corsi (maggior dopo il periglio), la fuga e la vittoria, il potere e l amarezza dell esilio; due volte nella polvere, due volte sul trono. Ei si nomò: due secoli, l un contro l altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fe silenzio, ed arbitro s assise in mezzo a lor. 49-54 Egli pronunciò il proprio nome: due secoli, in guerra tra loro, a lui si volsero sottomessi (sommessi), come aspettando la decisione sul proprio destino (fato); egli impose il silenzio, e si sedette tra loro in posizione di giudice. 25-26 Dall alpe Reno: l autore allude, nell ordine, alle campagne napoleoni che in Italia, Egitto, Spagna, Germania. Il fiume Manzanares scorre nei pressi di Madrid. 29 da Scilla al Tanai: il toponimo cala brese Scilla rimanda agli scontri nell Ita lia meridionale; Tanai, ovvero il Don, alla campagna in Russia. 30 dall uno all altro mar: riecheggia il v. 8 della Pentecoste, allora incompiuta. 32 nui: arcaismo ( noi ), dovuto a esigen ze di rima. Anche qui, come negli Inni sacri, Manzoni ricorre al plurale. 39-40 cor regno: Manzoni si riferisce al periodo in cui Napoleone serviva nel le armate della Repubblica francese, pri 796 ma del colpo di Stato del 18 brumaio (no vembre 1799). 48 due volte in sull altar: due volte sul trono, prima della sconfitta a Lipsia (1813) e durante i Cento giorni (1815). 49 Ei si nomò: è come se Napoleone, pre sentandosi sulla scena del mondo, pro nunciasse il proprio nome per affermare sé stesso e i propri progetti. 49-50 due secoli armato: il Settecento e l Ottocento, che rispettivamente con la Rivoluzione francese e la successiva Re staurazione furono portatori di visioni del mondo differenti e opposte. Vincenzo Vela, Gli ultimi giorni di Napoleone, 1860 ca.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento