Il tesoro della letteratura - volume 2

Alessandro Manzoni L amarezza dell esilio e la consolazione della fede 55 60 65 70 75 80 85 90 E sparve, e i dì nell ozio chiuse in sì breve sponda, segno d immensa invidia, e di pietà profonda, d inestinguibil odio e d indomato amor. 55-60 E scomparve, e terminò i suoi giorni nell o zio di un isola così piccola (sì breve sponda), og getto (segno) di enorme invidia e di profonda pietà, di odio inestinguibile e di amore indomito. come sul capo al naufrago l onda s avvolve e pesa; l onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa scorrea la vista a scernere prode remote invan; 61-66 Come l onda turbina (s avvolve) e grava (pesa) sul capo del naufrago, quell onda sulla quale sino a poco prima (pur dianzi) lo sguardo del misero scorreva, invano proteso (alta e tesa) a riconoscere lontani approdi (scernere prode remote); tal su quell alma il cumulo delle memorie scese: oh quante volte ai posteri narrar se stesso imprese, e sull eterne pagine cadde la stanca man! 67-72 così il peso dei ricordi scese su quell ani ma: oh quante volte cominciò (imprese) a rac contare le proprie imprese (se stesso) ai posteri, e sulle pagine interminabili la mano stanca cad de! Oh quante volte, al tacito morir d un giorno inerte, chinati i rai fulminei, le braccia al sen conserte, stette, e dei dì che furono l assalse il sovvenir! 73-78 Oh quante volte, al silenzioso tramonto (tacito morir) di un giorno ozioso, abbassato lo sguardo (rai) fulmineo, rimase immobile (stette), con le braccia conserte, e lo assalì il ricordo dei giorni andati! E ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo dei manipoli, e l onda dei cavalli, e il concitato imperio, e il celere obbedir. 79-84 E ripensò allo spostarsi degli accampa menti (mobili tende), alle fortificazioni colpite (percossi valli), alle incursioni dei drappelli (lampo dei manipoli), all incalzare (onda) della ca valleria, ai suoi ordini (imperio) concitati sùbito eseguiti (celere obbedir). Ah! forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; 85-90 Ahi! Forse l animo spossato (spirto anelo) crollò per lo strazio di questi ricordi, e si abban donò alla disperazione; ma venne dal cielo una mano forte (valida), che pietosa lo trasportò in un aria più serena (in più spirabil aere); 55 E sparve: alla solennità che caratte rizza l apertura della strofa precedente si contrappone la dolorosa mestizia di un verbo che traduce efficacemente la rifles sione manzoniana sulla caducità delle vi cende umane. 56 in sì breve sponda: cioè a Sant Elena, nell Oceano Atlantico meridionale. 69-72 oh quante volte stanca man!: in esilio Napoleone fu tentato più volte di scrivere un autobiografia, ma vi rinunciò nello scoprire l inadeguatezza delle pro prie forze. Con cadde la stanca man Man zoni riprende un espressione dell Eneide. 73 Oh quante volte: l anafora (come al v. 69) introduce il tema della vanità del ricordo. 75 rai: letteralmente, raggi , cioè gli occhi. 797

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento