Il tesoro della letteratura - volume 2

Alessandro Manzoni 50 55 60 65 70 75 80 e la battuta polvere rigar di sangue, colto dal regio stral: la tenera alle donzelle il volto volgea repente, pallida d amabile terror. 49-54 e (vedeva il cinghiale) rigare di sangue la polvere battuta, colpito dalla freccia del re (dal regio stral): la dolce Ermengarda (la tenera) vol geva rapidamente (repente) il volto verso le sue damigelle (donzelle), pallida per la paura che la rendeva ancor più amabile. Oh Mosa errante! oh tepidi lavacri d Aquisgrano! Ove, deposta l orrida maglia, il guerrier sovrano scendea del campo a tergere il nobile sudor! 55-60 Oh Mosa dal corso tortuoso (errante)! Oh tiepidi bagni termali (lavacri) di Aquisgrana! Do ve il re guerriero, tolta l orribile armatura (orrida maglia), si immergeva per lavare il nobile sudore della battaglia (del campo)! Come rugiada al cespite dell erba inaridita, fresca negli arsi calami fa rifluir la vita, che verdi ancor risorgono nel temperato albor; 61-66 Come la rugiada (che scende) su un ce spuglio (cespite) di erba inaridita fa rifluire la vita negli steli rinsecchiti (arsi calami), che si rialzano nuovamente (ancor) verdi nell alba dalla tempe ratura mite (temperato albor); tale al pensier, cui l empia virtù d amor fatica, discende il refrigerio d una parola amica, e il cor diverte ai placidi gaudii d un altro amor. 67-72 così (tale) il conforto (refrigerio) di una parola amica scende sul pensiero che (cui) la spietata forza (empia virtù) dell amore opprime (fatica), e rivolge (diverte) il cuore alle gioie sere ne (ai placidi gaudii) di un altro amore. Ma come il sol che reduce l erta infocata ascende, e con la vampa assidua l immobil aura incende, risorti appena i gracili steli riarde al suol; 73-78 Ma come il sole che risorgendo (reduce) sale la volta (erta) infuocata del cielo, e infiamma (incende) l aria senza vento (immobil) con il suo implacabile calore (vampa assidua), brucia e pro stra nuovamente al suolo (riarde al suol) i gracili steli appena rialzatisi (risorti); ratto così dal tenue obblìo torna immortale l amor sopito, e l anima impaurita assale, e le sviate immagini richiama al noto duol. 79-84 così, con la stessa rapidità (ratto), l amore acquietato (sopito) ritorna invincibile (immortale) dopo il breve periodo in cui era stato dimenti cato (dal tenue obblìo), e assale l animo sgomen to, e richiama all usuale sofferenza le immagini momentaneamente allontanate (sviate). 55 Mosa: fiume che scorre presso Aqui sgrana, dove Carlo Magno aveva stabilito la propria dimora. 57-58 orrida maglia: nell aggettivo c è tut to lo sguardo di Ermengarda, che aborre la guerra e la violenza. 63 calami: steli, canne sottili. 67 cui: il pronome relativo è complemen to oggetto del verbo fatica (v. 68), di cui è soggetto l empia virtù (vv. 6768). 68 virtù: nel significato latino di forza . 74 erta: letteralmente salita . 79-81 dal tenue... sopito: l amore viene qui definito immortale, mentre l obblìo viene detto tenue. A fronte della forza insoppri mibile della passione, il tentativo di dimen ticarla è un proposito destinato a fallire. 791

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento