Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento 15 L insorgere dei ricordi 20 25 30 35 40 45 Sgombra, o gentil, dall ansia mente i terrestri ardori; leva all Eterno un candido pensier d offerta, e muori: fuor della vita è il termine del lungo tuo martir. 13-18 Cancella (Sgombra) le passioni terrene (i terrestri ardori) dalla mente agitata (ansia), o no bile donna (gentil); innalza (leva) a Dio (all Eterno) un puro pensiero di offerta, e muori: la meta (il termine) della tua prolungata sofferenza (del tuo lungo martir) è oltre la vita. Tal della mesta, immobile era quaggiuso il fato: sempre un obblìo di chiedere che le saria negato; e al Dio de santi ascendere santa del suo patir. 19-24 Tale era quaggiù (sulla Terra) il destino (fato) immutabile (immobile) dell infelice: chiedere sempre una dimenticanza (obblìo) che le sareb be stata (le saria) negata; e salire al Dio dei santi resa santa dalle sue sofferenze (patir). Ahi! nelle insonni tenebre, pei claustri solitari, tra il canto delle vergini, ai supplicati altari, sempre al pensier tornavano gl irrevocati dì; 25-30 Oh! nelle notti (tenebre) insonni, tra i chiostri (claustri) solitari, tra i canti delle suore (vergini), dinanzi agli altari presso i quali pregava (supplicati), ritornavano sempre al suo pensiero i giorni non richiamati volontariamente alla me moria (irrevocati); quando ancor cara, improvida d un avvenir mal fido, ebbra spirò le vivide aure del Franco lido, e tra le nuore Saliche invidiata uscì: 31-36 quando ancora amata (da Carlo), ignara (improvida) del futuro infìdo (mal fido), respirò inebriata (di felicità) l aria piena di vita (le vivide aure) della terra (lido) di Francia, e comparve (uscì) come oggetto d invidia tra le spose (nuore) dei Franchi (Saliche). quando da un poggio aereo, il biondo crin gemmata, vedea nel pian discorrere la caccia affaccendata, e sulle sciolte redini chino il chiomato sir; 37-42 quando da un poggio elevato (poggio aereo), con i biondi capelli adorni di gemme, vede va svolgersi (discorrere) nella pianura la caccia frenetica (affaccendata), e il re dai lunghi capelli (il chiomato sir, Carlo) chinato sulle redini sciolte; e dietro a lui la furia de corridor fumanti; e lo sbandarsi, e il rapido redir dei veltri ansanti; e dai tentati triboli l irto cinghiale uscir; 43-48 e dietro di lui (vedeva) l impeto (la furia) dei cavalli (corridor) fumanti (di sudore); e il cambio di direzione (lo sbandarsi), e poi il veloce ritorno dei cani da caccia (veltri) ansimanti; e il cinghiale irsuto (irto) uscire dai cespugli spinosi (triboli) frugati (tentati, dai cani); 13 ansia: è aggettivo, dal latino anxius (-a, -um), che significa affannato , inquie to , ansioso . 14 i terrestri ardori: «le passioni terrestri, che ardono e consumano come fuoco (Cappuccio). 15-16 un candido d offerta: Manzoni in vita Ermengarda a offrire sé stessa a Dio. 16 e muori: il poeta esorta così Ermen 790 garda ad accogliere in pace la morte. 17 il termine: il vocabolo non indica so lo la fine, ma anche la meta, il traguardo e dunque lo scopo. Il senso della vita di Ermengarda si può cogliere soltanto nel la prospettiva dell eternità. 21 un obblìo: la dimenticanza del suo amo re per Carlo e del dolore che ne era con seguito per lei. 35 Saliche: letteralmente, appartenenti al la tribù franca dei Salii. 38 il biondo crin gemmata: altro accusa tivo alla greca. 39 discorrere: latinismo, correre qua e là . 41 sulle sciolte redini: del cavallo spin to al galoppo.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento